«Siamo al punto di non ritorno, Stefanelli chieda scusa a tutti», a Scorrano l’opposizione prova a dare la ‘spallata’ al sindaco

Duro comunicato del gruppo consiliare Passione Scorrano. Obiettivo degli attacchi il sindaco Guido Stefanelli: ‘La sua non è stata una svolta politica ma un punto di non ritorno verso il baratro’

Che le cose a Scorrano non vadano per niente bene sono tutti d’accordo. L’aria che si espira non è delle migliori, anzi senza giri di parole è un’aria pesante. Ciò che divide e fa litigare sono le responsabilità della situazione che si è venuta a creare. Se per la maggioranza a sostegno del sindaco Guido Stefanelli le colpe sono della precedente amministrazione e della precedente classe di governo (contro la quale la cittadinanza si è ribellata scegliendo quello che doveva essere il nuovo corso), per i consiglieri di opposizione la causa dello sfascio porta solo e soltanto un nome e insieme a quel nome anche la fila delle persone che lo sostengono.

«Che dire delle condizioni in cui versa Scorrano!? E’ facile dare la colpa alle precedenti Amministrazioni per giustificare i  fallimenti. In soli due anni Scorrano ha perso l’unico Istituto Bancario presente sul territorio, la storica squadra ‘Lorenzo Mariano Scorrano’, tra non molto (speriamo di no) l’Ospedale ‘Veris Delli Ponti’. E tutto questo senza che nessuno della maggioranza muovesse un dito! Per non parlare poi di tutte quelle opere ‘ferme’ e lasciate in stato di completo abbandono.  Le uniche opere cominciate (e mai finite) sono: il rifacimento dell’asfalto di via Giuseppina Delli Ponti (grazie all’avanzo di bilancio di  86.000euro della passata amministrazione ) e l’imbarazzante ‘rotondina’  di via Sindaco».

Sta proprio in queste frasi il senso del duro attacco del gruppo consiliare Passione Scorrano e dei suoi componenti al primo cittadino della capitale mondiale delle Luminarie.  Se i consiglieri di maggioranza avevano fatto sentire la loro vicinanza a Guido Stefanelli dopo la querelle con l’ex presidente del Consiglio Annagrazia De Cagna – che aveva dato le dimissioni ‘non sentendosi onorata di rappresentare il sindaco e la lista vincente nell’Assise Consiliare – Mario Blandolino, Rossela Presicce, Annalisa Mariano e Mirko Urso vanno dritti all’obiettivo. A loro dire, la causa dello sfascio di Scorrano è il sindaco che perde pezzi in maniera ormai irreversibile.

«Dal giorno dell’insediamento dell’amministrazione, la tanto decantata e ampia maggioranza del Sindaco – scrivono in una nota i quattro consiglieri di opposizione del Gruppo ‘Passione Scorrano’ – ha perso in ordine cronologico:  l’appoggio politico del gruppo “Nuove Prospettive” per accordi non mantenuti tra “veri gentiluomini”.  Il consigliere Christian Russo che, a distanza di poco più di un anno si è dimesso non condividendo il percorso politico che si andava delineando.   Dopo i fatti noti del 24 giugno hanno abbandonato il carro:  l’assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Rizzo; il Presidente del Consiglio Comunale Anna Grazia De Cagna; il Segretario Comunale dott.ssa  Polignone  e ad  oggi, per inciso, si nutrono seri dubbi sulla possibilità che i signori Giuseppe Monosi e Rocco Amato accettino la surroga a Consigliere Comunale in questa maggioranza.  Se questa è coesione, se questo è consenso, allora scendete da Marte e illuminateci!!»

Mario Blandolino, Passione Scorrano

Va ricordato che il sindaco di Scorrano è rimasto coinvolto nella grave vicenda giudiziaria scaturita in concomitanza con l’operazione dei Carabineri salentini denominata Tornado. L’amministrazione comunale non è stata sciolta per infiltrazione mafiosa masi è insediata una Commissione Prefettizia che ha valutato tutti gli atti amministrativi per verificare se ci fosse stata subalternità ai poteri malavitosi. Gli esiti dell’attività della Commissione sono stati da poco inviati dal Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, al Ministro degli Interni del governo italiano.

In questo limbo operativo, l’azione amministrativa ne risente e l’opposizione non perde l’occasione per provare a sferzare il fendente fatale che costringa Stefanelli alle dimissioni.

«Il Sindaco e la sua maggioranza fanno finta di non capire  quanto è successo e quanto di grave ancora potrebbe accadere, dimostrando una totale  assenza di autocritica. La stessa autocritica che avrebbe dovuto fare dopo le aggressioni verbali nei confronti della consigliera Mariano e nei confronti della Presidente del Consiglio De Cagna  a mezzo stampa  che nulla hanno a che fare con il ruolo istituzionale ricoperto. Sintomatico e grave infatti  è l’atteggiamento del Sindaco stesso e della sua squadra nei confronti di chi osa contraddirli e avere opinioni differenti dalle loro. Detto questo il Sindaco chieda scusa  a chi, convinto di trovarsi di fronte alla svolta delle svolte, si è trovato, invece, al punto di non ritorno!»



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