‘Noi, chiamati per salvare Scorrano, abbiamo amministrato con rettitudine’, la maggioranza si schiera con Stefanelli

Dopo le dimissioni della presidente del Consiglio Comunale di Scorrano Mariagrazia de Cagna, la maggioranza ritorna all’attacco. ‘La nostra amministrazione è trasparente e nessuno si sostituisca ai giudici’

È come se due forze uguali e contrarie si stessero abbattendo sull’Amministrazione Comunale di Scorrano. Dopo la triste vicenda che ha riguardato il primo cittadino Guido Stefanelli, finito nell’occhio del ciclone a seguito dell’operazione dei carabinieri salentini denominata ‘Tornado’, l’esperienza politica di città che era nata intorno alla sua persona sembra dilaniarsi quotidianamente.

Da un lato quelli che scendono dal carro e chiedono le dimissioni del Sindaco e dall’altro quelli che invece testardamente, e per certi versi coraggiosamente, si stringono intorno al numero uno di Palazzo Veris iniettando dosi di fiducia amministrativa.

Ricordiamo che dopo i gravi fatti emersi in seguito all’Operazione Tornado, l’Amministrazione Comunale di Scorrano non è stata sciolta per infiltrazione mafiosa. Si è insediata una Commissione Prefettizia che ha valutato tutti gli atti amministrativi per verificare se ci fosse stata subalternità ai poteri mafiosi. Gli esiti dell’attività della Commissione sono stati da poco inviati dal Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, al Ministro degli Interni del governo italiano, mentre Guido Stefanelli, il sindaco di Scorrano, continua a difendersi nelle sedi deputate dichiarandosi estraneo agli addebiti contestatigli.

Qualche giorno fa, la sua maggioranza ha però perso un pezzo non da poco, avendo presentato le sue irrevocabili dimissioni il presidente del Consiglio Comunale, Annagrazia De Cagna che con parole dure ha detto di non essere onorata di rappresentare nell’Assise di città il sindaco e la maggioranza. Parole dure alle quali ha risposto il primo cittadino. Ma la vicenda non si è di certo placata né si acquieterà nell’immediato.

Perché, come dicevamo, una forza, altrettanto importante, spinge il sindaco a restare al suo posto nella convinzione che la maggioranza è stata scelta dai cittadini per cambiare scorrano e che non può recedere dall’impegno elettorale preso se ritiene di stare dalla parte del giusto e se ritiene di avere la coscienza pulita.

‘Hanno scelto noi perché Scorrano stava male’ scrive la maggioranza

«Il largo consenso popolare che nel giugno del 2017 – scrive in una lunga nota la maggioranza consiliare – ci ha portati a vincere le elezioni è stato il frutto di una forte esigenza di ricambio amministrativo avvertita dalla gran parte della popolazione di Scorrano, condannata all’immobilismo e alla perdita di ogni entusiasmo da parte di coloro che ci hanno preceduti nel governo del paese. Per questo abbiamo dedicato i due anni trascorsi dal giorno del nostro insediamento all’impegno costante per reperire le risorse necessarie a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, facendoci carico dei tanti problemi lasciatici in eredità dalle precedenti amministrazioni. E se ora molte di queste risorse sono finalmente a disposizione degli Uffici, pronte per essere utilizzate, è soprattutto grazie al lavoro di chi negli ultimi mesi nonostante le difficoltà enormi, nonostante le critiche spicciole e intrise di cattiveria gratuita, nonostante il peso dei giudizi di chi si è dimostrato sempre pronto a scagliare la prima pietra dimenticandosi dei propri peccati, ha scelto di non abbandonare la nave e di continuare a navigare controcorrente nella tempesta, pur di non far sfumare l’occasione di portare a casa un risultato utile per l’intera comunità».

L’appellativo di quelli che stanno lasciando affondare nel degrado e nell’immobilismo Scorrano, i rappresentanti della maggioranza proprio non se lo vogliono cucire addosso. Sono loro ad avere ereditato un ‘paese dormiente’ che aveva chiesto di svoltare e per questo avevano preso un impegno serio con gli elettori.

‘Abbiamo operato con atti amministrativi legittimi’

«Siamo sicuri di aver operato correttamente e per il tramite di atti amministrativi legittimi, senza aver mai approfittato della nostra posizione e soprattutto senza mai accogliere o favorire progetti malavitosi perché, da cittadini prima e da amministratori poi, abbiamo sempre ripudiato la mafia. E se la maggior parte dei Cittadini, le Associazioni e la Parrocchia ci sono rimasti vicini, continuando a relazionarsi con noi con la fiducia, la stima e la serenità di sempre non è certo perché sono stati “anestetizzati”, come ha affermato qualcuno, ma per una scelta consapevole, per la certezza di avere a che fare con le stesse donne e con gli stessi uomini di indubitabile onestà che conoscono da sempre».

Insomma si sentono dalla parte della ragione e dalla parte della giustizia. E per questo, almeno così dicono, andranno avanti fino alla fine, fino all’ultimo giorno del loro mandato, ignorando quegli atti che a loro sembrano di puro ‘sciacallaggio politico’.

‘Quanto al sindaco, nessuno dovrebbe sostituirsi ai giudici’

Infine la difesa del Sindaco. La maggioranza ritiene che la Costituzione italiana parli chiaro, ciascuno è innocente fino a prova contraria ed è nel processo che deve dimostrare la sua estraneità ad ogni accusa.

«Per quanto riguarda le vicissitudini che hanno coinvolto il Sindaco, solo un breve inciso: nel ricordare a tutti che sono ancora oggetto di indagini da parte della Magistratura, ci limitiamo solo a dire che nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di sostituirsi ai Giudici, emettendo sentenze anticipate tanto inutili quanto dolorose».

Insomma uno scontro frontale con chi vorrebbe che l’esperienza Stefanelli si concludesse con le dimissioni del primo cittadino e che questi non trascinasse l’amministrazione in un conflitto molto duro. La maggioranza non la pensa così. A testa alta e schiena dritta vogliono continuare, costi quel che costi. Politicamente parlando.



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