Non potevano certamente essere le festività di Pasqua a rallentare i movimenti della politica gallipolina in vista delle imminenti amministrative che segneranno il ritorno a Palazzo Balsamo di un sindaco eletto dagli elettori dopo l’esperienza del Commissario Prefettizio Guido Aprea che si è insediato in seguito alla caduta dell’ex sindaco Francesco Errico.
Se nelle file del Movimento 5 Stelle di Gallipoli tutto tace, anche se i rumors danno per imminente l’individuazione del candidato a sindaco, sembra molto più chiaro il quadro nel centro-sinistra. La candidatura di Stefano Minerva ha messo tutti d’accordo e per ora intorno al giovane esponente democratico si sono consolidate tutte le anime del Pd, anche quelle che spesso sono in disarmonia tra loro. Minerva sta lavorando all’ultimazione delle altre liste che sosterranno la sua nomination e ad oggi sembra lanciato verso un sicuro ballottaggio, anche se si sa…a Gallipoli le sorprese non mancano mai.
Sempre viva la candidatura di Flavio Fasano che prosegue dritto per la sua strada dal giorno in cui ha annunciato che avrebbe corso per la poltrona di primo cittadino di Gallipoli e non si sarebbe fermato nemmeno dinanzi ad eventuali condanne che pur in primo grado ci sono state. L’ex sindaco di Gallipoli non difetta certo di personalità, si ritiene vittima di una ingiusta condanna e proseguirà la sua campagna elettorale, contando sull’esperienza e sulla passione. Il consenso personale non gli manca, se riuscirà a presentare una proposta politica forte, potrebbe essere la sorpresa della Città Bella.
E passiamo poi al centrodestra. Qui la situazione è più complessa anche perché la rottura tra Vincenzo Barba e Raffaele Fitto ha definitivamente sparigliato le carte. L’accordo del cosiddetto tavolo politico sulla candidatura unitaria di Giuseppe Perruccio più che una dimostrazione di coesione è apparso un incidente di percorso che ha causato a cascata perfino il passaggio del Senatore Barba dai Conservatori e Riformisti a Forza Italia. Non solo, ma chi lo conoce giura di aver visto raramente il petroliere così determinato nel dare battaglia per affermare un principio di lealtà politica.
Così quell’accordo si è definitivamente dissolto al sole. Nessuna notizia confermata, ma i rumors danno per caduta la candidatura di Perruccio a beneficio di quella di Rosario Solidoro che si sarebbe incontrato con Toti Di Mattina per ricevere l’imprimatur della coalizione. Un rapporto rinato quello tra Di Mattina e Solidoro che qualche mese fa non se l'erano mandate a dire dopo la scelta dell'imprenditore balneare di appoggiare Francesco Errico nel momento della crisi della sua giunta.
Una coalizione della quale non sembra far parte più Forza Italia e l’intero gruppo di Vincenzo Barba che starebbero per chiudere un asse con Sandro Quintana dell’Udc: una candidatura forte che aspira anch’essa al ballottaggio.
Alla luce della rottura del centrodestra, anche la candidatura di Guglielmo De Santis di Noi con Salvini ritornerebbe in auge per rimescolare tutte le situazioni nello schieramento dal quale proviene.
Sempre nell’attesa che altri aspiranti scendano in pista. Siamo lontani dall’ultima volta in cui si votò a Gallipoli, quando Errico e Di Mattina se la videro dall’alto di due rassemblement più o meno coesi e compatti. Adesso c’è l’esplosione dei blocchi ed è immaginabile che tanti altri candidati a sindaco possano trovare una pista per le loro ambizioni.
