Non c’è pace nel centrodestra, non solo in occasione delle Regionali. La spaccatura tra fittiani e berlusconiani, come era ovvio che fosse, si ripercuote con forza anche nelle amministrative che si terranno nella stessa domenica e quindi i nuovi equilibri rischiano di determinare risultati per certi versi inattesi.
Certo, a livello cittadino il dato umano e la conoscenza personale ricoprono più importanza rispetto alle dinamiche partitiche e di opinione, ma molto spesso, proprio per questo, i sentimenti di astio o di simpatia non fanno agio sullo schieramento in cui si milita.
Il caso di Monteroni è per certi versi emblematico. La città che negli ultimi anni è stata governata da Lino Guido con una maggioranza di centrodestra che si corroborava e si sostanziava intorno a Forza Italia, oggi vede ‘spaccature’ che fanno rumore. Proprio ieri il coordinatore cittadino di Forza Italia, Massimo Bellini, aveva preso carta e penna per dichiarare coram populo che gli azzurri non avrebbero avuto nessun loro candidato consigliere nelle liste che si sarebbero presentate a sostegno dei tre candidati a sindaco (Marcello Manca, Lino Guido e Angela Storino) proprio per l’accordo saltato all’ultimo istante con il Partito Democratico locale, accordo che era nato dall’idiosincrasia tra i forzisti da un lato e il candidato Guido e la sua lista dall’altro, ritenuti espressione politica troppo vicina ai ricostruttori di Raffaele Fitto.
Ha fatto rumore la dichiarazione di Bellini, proprio perché Forza Italia a Monteroni aveva avuto una delle sue roccaforti più inespugnabili. Non vedersi rappresentata in nessuna lista con il contributo di alcun candidato consigliere era notizia politicamente più che importante.
Ci ha impiegato poche ore Lino Guido a rispondere a Massimo Bellini e lo ha fatto con una serie di passaggi logici finalizzati a mettere in evidenza le contraddizioni in cui Forza Italia si è incastrata, contraddizioni che hanno portato il partito rappresentato a livello provinciale da Paride Mazzotta e a livello regionale da Luigi Vitali, di non avere candidati in una competizione comunale importante come quella di Monteroni di Lecce.
‘Risulta strana questa posizione di aperta contrapposizione all’Amministrazione uscente – comincia l’ex sindaco della città universitaria – dato che una delle candidature proposte al PD è quella dell’ex assessore Donatella Gerardi, che di quella amministrazione ne era un importante componente di giunta, rimasta mortificata dal prematuro scioglimento dell’amministrazione; come poi è altrettanto incomprensibile che Forza Italia avesse, anche solo in animo , l’intenzione di dare candidati alla lista del PD in cui sono presenti molti di coloro che hanno sfiduciato l’amministrazione di cui Donatella Gerardi ne faceva parte e che ne chiedevano, da tempo, la sua testa’.
Guido insomma prova a stanare le contraddizioni di Forza Italia: come si fa ad essere contrari in toto all’esperienza Guido (a meno che non ci siano questioni strettamente personali), portando in dote al candidato sindaco avversario uno degli assessori che fino all’ultimo ha contribuito al governo cittadino firmato Guido? Secondo l’ex primo cittadino, insomma, Forza Italia avrebbe svenduto il prorpio patrimonio di voti e il proprio consenso ad una lista eterogenea che nulla aveva a che fare con il dna azzurro. Si sa, in questo periodo le accusa di trasformismo si scambiano con la stessa facilità in cui al mercato si compra e si vende. Quindi, bisognerà aspettare qualche tempo perché le acque si calmino e si possa provare a ragionare con più freddezza.
Guido poi ricorda che molte componenti che a livello nazionale e regionale hanno aderito a Forza Italia adesso, a Monteroni, stanno con proprio lui e non hanno seguito la posizione nichilista di Bellini: Azzurro Popolare (con Roberto Montedoro), Io Sud (con Mariolina Pizzuto), Azione Sociale (Mario Manca e Anna Paola Maniglia) sono tutte anime di FI che hanno scelto di scegliere e di non restare alla finestra.
‘lo stesso candidato Sindaco – conclude Lino Guido – persona da sempre notoriamente organica all’On. Raffaele Fitto ed oggi ai Ricostruttori ed al dr. Schittulli, risulto ad oggi essere un tesserato di Forza Italia ( chi altri ???) ed ho sostenuto con convinzione e coerenza in questi anni la battaglia per l’affermazione di questo partito a Monteroni’.
Insomma, il confronto interno a Forza Italia si è acceso e soprattutto, anche se con toni pacati, sembra destinato a non ammettere esclusione di colpi. Che ad avvantaggiarsene sia una delle due componenti o qualche altro avversario, sarà solo il futuro a stabilirlo.