Non c’è che dire, il Santo Natale ha regalato ai giallorossi una bellissima vittoria al cospetto di una formazione che, come quella salentina è stata allestita nel corso dell’estate per conseguire la vittoria finale del Girone C del Campionato di Lega Pro.
Tra punti conquistati al termine di una partita bellissima, dove nulla è mancato: lo svantaggio, la rimonta, la sofferenza, la paura del gol del pareggio poi annullato.
Un copione che è sembrato scritto dal miglior sceneggiatore di thriller che consente a capitan Papini e compagni di rilanciare fortemente la candidatura al primo posto in classifica.
Al termine della gara gli animi sono, naturalmente, opposti: felicità a mille per i tesserati salentini e rammarico e un po’ di nervosismo in casa sannita, soprattutto per il gol, irregolare, che avrebbe consentito il pareggio nel finale.
“La nostra è una squadra che cerca di fare quello che riesce a fare, ma ha bisogno del sostegno di tutti, altrimenti facciamo molta fatica, perché c'è gente che soffre molto il pubblico”, ha affermato mister Piero Braglia. “Non siamo mostri siamo una buona squadra di C e abbiamo bisogno di tutti, ripeto. Abbiamo vinto anche per merito di un ragazzo che era molto incavolato e che ha fatto due grandissimi gol. La difficoltà maggiore è stato il fatto che il Benevento è un'ottima squadra, con un grande allenatore, con grande qualità di movimento e che gioca a occhi chiusi. Ci siamo arrabbiati sul gol annullato, perché per un fallo di gamba tesa e punizione in seconda e l'arbitro ha sbagliato due volte facendo ribattere. Si è accorto lui dell'errore, ma capita a tutti. Adesso vado in vacanza e al mercato ci penseranno altri. Abbiamo bisogno di qualche innesto e di credere un po' più in noi stessi”.
Soddisfazione anche da parte di uno dei migliori in campo ieri, il centrocampista romano Stefano Salvi: “Se non soffriamo con le compagine nostre pari c'è qualcosa che non va. È stata una bella partita, sofferta, ma secondo me è stata una vittoria meritata. È stato normale soffrire, abbiamo giocato a specchio e il Benevento non è venuto per difendersi. Sul gol sannita Freddi ha detto di essere stato spinto, anche se loro sono stati bravi a partire in velocità, ma non dobbiamo fare più di questi errori, perché non sempre si recupera. Se fosse arrivata la sconfitta i campani avrebbero volato sulle ali dell'entusiasmo, mentre noi avremmo trascorso un brutto Natale e alla ripresa lo stop avrebbe avuto i suoi strascichi. Adesso stacchiamo un po’, ma per quanto siamo carichi vorremo giocare già domani. La recriminazione deriva dal fatto che non hanno capito se il braccio dell'arbitro fosse alzato o meno. Sappiamo di giocare in una piazza grande e nonostante qualche mugugno del pubblico sapevamo che saremmo entrati in campo per ribaltare il risultato”.
Umore decisamente opposto quello in casa dove parla i direttore sportivo ed ex calciatore del Lecce, Salvatore di Somma: “I calciatori e il mister non verranno perché lo stato d'animo non è dei migliori e abbiamo voluto lasciarli tranquilli. La versione dell'arbitro sul gol annullato è quella che secondo lui c'erano due falli, ma una volta convalidato il gol, poi, non si può tornare indietro sui passi e annullare, altrimenti ci troviamo di fronte a malafede. Si è sentito con l'assistente e non sappiamo cosa si siano detti. È stata una partita bellissima e il pareggio sarebbe stato il risultato migliore e vedere come è andata a finire oggi lascia un po' di amarezza. Sono tantissimi anni che faccio calcio è una cosa del genere non l'ho mai vista”.
A conclusone della giornata in sala stampa si presenta l’eroe di giornata, bomber Davis Curiale che con la sua doppietta ha regalato la vittoria: “Mi sono tolto un peso enorme ci tenevo a segnare in casa, ma voglio ricordare che ho avuto un infortunio non facile e sono rientrato prima del previsto, pian pianino sto uscendo fuori. Domenica non abbiamo fatto una partita buona e oggi ci siamo riscattati. Avrei voluto fare gol sotto la curva e alla seconda marcatura ho fatto uno scatto per abbracciarla. Quando non si gioca si è sempre arrabbiati. Per me il secondo gol è stato più difficile perché mi dovevo coordinare e sperare che il difensore non ci arrivasse, ho colpito bene e l'ho messa dove il portiere non poteva parare. Per quel che riguarda i nostri avversari in campionato, il Foggia ha dimostrato di essere una squadra che se la giocherà fino alla fine. Ormai il nostro stadio è diventato un fortino, adesso dobbiamo migliorarci fuori casa. Il sottomaglia l'avevo preparato da due giornate. Dedico i gol a tutte le persone che mi sono state vicine, soprattutto alla mia famiglia. Io non leggo le voci di mercato, questo è il vostro lavoro e lo fate voi, prima di questa partita, però, ho detto qualche settimana fa di voler restare per non andare via da sconfitto.
