Paganese-Lecce 1-1. Lepore evita la sconfitta su rigore, ma i salentini adesso sono solo quarti

Con il penalty segnato dal jolly i giallorossi evitano la sconfitta. Passati in svantaggio dopo 45 secondi dall’inizio della ripresa e nonostante mezz’ora giocata con l’uomo in più i salentini non hanno portato mai pericoli alla porta di Marruocco. Espulso Braglia.

Le motivazioni sono state alte, altissime, così come le aspettative. Al tempo stesso, però, i timori fanno breccia nella mente dei tifosi giallorossi, quando, lo scorso 8 novembre a Catanzaro, quando si stava per concretizzare la possibilità di fare un deciso passo in avanti verso il raggiungimento della vetta, i giallorossi fallirono l’occasione uscendo sconfitti dallo stadio “Ceravolo”.
 
Oggi, però, c’e stata una nuova possibilità per fare quel passo di qualità e ha darlo è stata ieri la Fidelis Andria che ha sconfitto tra le mura amiche la capolista Casertana consegnando nelle mani dei salentini il proprio destino per quel che riguarda un’eventuale rincorsa al primo posto che consentirebbe la promozione diretta al torneo cadetto.
 
Sono state queste le premesse che hanno caratterizzato la sfida in trasferta che oggi ha visto protagonista la formazione allenata da Piero Braglia impegnata allo stadio “Torre” contro la paganese di Gianluca Grassadonia.
 
In occasione della partita in terra campana il tecnico di Grosseto, fedele alla massima “squadra che vince non si cambia”, ha presentato al via la stessa identica formazione uscita vincitrice dallo scontro con il Messina la settimana scorsa. L’allenatore si è affidato, quindi, a un 3-5-2 con Perucchini tra i pali; difesa con  Freddi, Cosenza – che ha vinto il ballottaggio con Camisa – e Abruzzese; Lepore, Surraco, Papini, Salvi e Legittimo in mediana; Moscardelli e Curiale a comporre il tandem d’attacco.
 
La prima occasione per il Lecce arriva dopo appena quattro minuti con Curiale che solo davanti al portiere, tentenna un po’ troppo e si fa chiudere da un difensore avversario. All’ottavo un tiro da fuori di Cicerelli  viene parato senza problemi da Perucchini. Al 17mo altra occasione per i salentini. Cross con il contagiri di Lepore e Curiale, al volo, da due passi manda altissimo. Al 20mo nuova occasione per il Lecce. Calcio di punizione di Surraco e Cunzi di testa rischia il clamoroso autogol. Provvidenziale è l’intervento dell’estremo difensore Marruocco.

Gli uomini di Braglia mettono sotto assedio la Paganese, senza però, riuscire a realizzare la marcatura del vantaggio. Al 35mo i salentini rischiano. La difesa si lascia scappare Cunzi che solo davanti a Perucchini viene anticipato dall’estremo difensore giallorosso. Negli ultimi secondi di gioco i giallorossi lasciano spazio a una contropiede della Paganese che si conclude con un tiro a giro di Deli parato da Perucchini. 

Una prima frazione, quella terminata con il tiro abbrancato in presa dall’estremo difensore giallorosso, dominata da capitan Papini e compagni che, però, non sono riusciti a chiudere i primi 45 minuti in vantaggio, forse anche a causa di un po’ di cattiveria che è mancata negli ultimi metri al momento della conclusone in porta.
 
La ripresa si apre con gli stessi 22 della prima frazione, ma le cose, dopo appena 45 secondi si mettono male per il Lecce che passa in svantaggio. Deli ruba palla e si invola in area. Una volta all’interno della stessa crossa rasoterra per Guerri che con un potente piatto mette alle spalle di Perucchini. La Paganese domina e al 53mo rischia di segnare la seconda marcatura sempre con Guerri che al momento di battere a rete a colpo sicuro viene anticipato da Cosenza. Al 56mo primo cambio per il Lecce.

Fuori Freddi e dentro Doumbia passando, così, al 4-3-3. I giallorossi mettono sotto assedio gli uomini di Grassadonia, ma gli attacchi appaiono confusionari senza portare particolari pericoli alla porta dei campani. Al 63mo Paganese in dieci. Fallo di Dozi su Surraco e l’arbitro gli mostra il secondo giallo. Al 69mo Moscardelli prova il tiro, ma è molto debole. Al 70mo è la volta di Surraco al volo, ma la palla termina a lato.

Al 71mo il tiro di Doumbia viene parato da Marruocco. Il Lecce sembra risvegliarsi senza, però, trovare lo spunto vincente. Al 72mo secondo cambio per Braglia fuori Moscardelli e dentro Diop. Al 74mo il tecnico del Lecce è costretto ad abbandonare la panchina per proteste. Con il trascorrere dei minuti la gara diventa più dura e si assiste a numerosi falli che spezzettano sempre il gioco. Al 77mo il tiro a giro di Surraco termina fuori.

Al 78mo Gurma solo davanti al portiere manda alto. Trascorrono pochi secondi e Vecsei entra al posto di Curiale. Al 79no il sinistro da fuori di Papini termina fuori. All’85mo la rovesciata di Diop termina alta. Al 89mo calcio di rigore per il Lecce. Diop al momento del tiro viene spinto da Esposito che nell’occasione viene anche espulso. Sul dischetto si presenta Lepore che con un destro preciso mette alle spalle di Marruocco. I cinque minuti di recupero non servono al Lecce per trovare il gol del sorpasso nonostante la doppia inferiorità numerica degli avversari.
 
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Così come avvenuto a Catanzaro i giallorossi falliscono una nuova occasione per avvicinarsi alla vetta. Nonostante ci sia stata tutta la ripresa per recuperare e mezz’ora giocata con l’uomo in più la compagine salentina non è stata in grado di portare il minimo pericolo alla porta difesa da Marruocco ed è riuscita a pareggiare solo grazie a un tiro dagli 11 metri. Così, come avvenuto negli scorsi anni, la squadra ha messo in mostra una pericolosa mancanza di quella personalità in grado di far fare il salto di qualità al momento giusto.

La vetta, a questo punto, rimane distante quattro lunghezze con le partite che piano piano iniziano a ridursi. Mercoledì la gara di Coppa Italia contro l’Akragas e domenica sfida al “Via del Mare” con il Benevento.



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