Il giovane è stato scoperto grazie alle telecamere di videosorveglianza posizionate all’esterno della cabina da dove inviava le richieste estorsive. Rintracciato a In Sardegna è stato arrestato.
Maltrattamenti in famiglia, minaccia grave ed estorsione: sono le accuse contestate ad un 26enne, arrestato dai Carabinieri intervenuti dopo una segnalazione al 112. Il giovane aveva aggredito il papà, per denaro.
L’operazione, denominata “Labirinto", è stata effettuata dai Carabinieri del Ros che hanno eseguito in provincia di Lecce 33 ordinanze di custodia cautelare, emesse su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.
La decisione è maturata a seguito di una consulenza medica eseguita da uno specialista nominato dalla Procura. Il 28enne dovrà comunque presentarsi venerdì prossimo dinanzi al gip, per l'udienza di convalida.
Le indagini, avviate nel marzo del 2017, a seguito della denuncia di un tentato furto di autovettura da parte di un cittadino del luogo e condotte esclusivamente dai Carabinieri della Stazione di Oria.
L’esecuzione del provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi ed emesso dal Gip del Tribunale locale. I furti commessi fra il febbraio 2017 e il marzo 2018.
I giudici hanno però accolto l'istanza del legale Luca Puce accordando all'imputato le attenuanti generiche. Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha invocato la pena di 7 anni.
I nominativi compaiono nella richiesta di proroga delle indagini. Al momento, si tratta di un atto dovuto in vista di successivi accertamenti investigativi.
Nell'ordinanza di 72 pagine, a firma del gip Giovanni Gallo, sono contenute numerose intercettazioni sui presunti illeciti sportivi, messi in atto da alcuni elementi della famiglia Coluccia di Galatina.