Entrambi rispondono delle ipotesi di reato di infanticidio. Il feto, privo di vita, venne rinvenuto nel febbraio del 2017, in una casa alla periferia di Squinzano.
Entrambi rispondono delle ipotesi di reato di “infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale” e “occultamento di cadavere”, in concorso con la madre, 17enne all’epoca dei fatti.
Rispondono di “infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale” e “occultamento di cadavere”, in concorso con la madre, 17enne all’epoca dei fatti.
Nel caso in cui il "percorso" stabilito dovesse andare a buon fine, la giovane di Squinzano, accusata di infanticidio e occultamento di cadavere in concorso con la sorella e il cognato, otterrebbe l'estinzione del reato.
Non è “caduto”, al momento, il grave capo d'accusa, nonostante l’esito dell’autopsia che ha stabilito come il corpicino di sesso maschile, fosse senza vita quando la giovane madre ha partorito.
Risultano indagati, anche per occultamento di cadavere, la madre 17enne, all'epoca dei fatti, ed in concorso la sorella ed il cognato, con i quali viveva dopo essere stata ospite per un certo periodo di una casa famiglia.