Lecce, inaugurato il Parco delle Cave di Marco Vito. Il ponte di Siza unisce passato e futuro della città

Nel 2009 l’area fu messa al centro di un progetto di riqualificazione paesaggistica e ambientale, attraverso un concorso internazionale di idee per la progettazione della Città dell’Arte e della Musica.

Ci sono voluti quasi 15 anni ma alla fine Lecce è riuscita ad inaugurare il Parco delle Cave di Marco Vito, un’area verde di 7 ettari, che si estende alle spalle della stazione ferroviaria del capoluogo, a sud della città, riqualificata su progetto del celebre architetto portoghese Alvaro Siza che conobbe il posto e se ne innamorò quando giunse in città su invito dell’Osservatorio Urbanistico Tekné che si occupava di contestualizzazione degli spazi urbani e che aveva portato nel Salento archistar del calibro di Steven Holl e Heinz Tesar.

Quelle cave erano dismesse da decenni, lasciate per lungo tempo in stato di abbandono tanto da essere impropriamente utilizzate come discariche a cielo aperto. Eppure da quelle cave si era estratta la pietra leccese con cui era stata costruita la città, i suoi palazzi e quelle chiese che la rendono un unicum celebrato dagli attuali flussi turistici. La storia delle cave è raccontata dalle incisioni, visibili sulle alte pareti che perimetrano il parco, lasciate dallo “zocco”, lo strumento rudimentale in ferro usato fino alla metà del XX secolo per estrarre la pietra.

La riqualificazione

Le ex cave di Marco Vito, dopo decenni di degrado, nel 2009 furono finalmente messe al centro di un progetto di riqualificazione paesaggistica e ambientale, attraverso un concorso internazionale di idee per la progettazione della Città dell’Arte e della Musica e del Parco Urbano delle Cave. Al concorso risultò vincitore proprio il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo l’architetto portoghese Alvaro Siza, premio Pritzker per l’architettura, due volte Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia, insieme agli architetti Carlos Castanheira, Luigi Gallo e Pedro Carvalho.

Nel 2010 si è proceduto alla realizzazione di un primo lotto funzionale della riqualificazione del Parco delle Cave, finanziato con 4 milioni di euro di fondi regionali come progetto prioritario e strategico nel Programma di Area Vasta. Nel 2013 è stato finanziato il secondo lotto, per un importo di 4,5 milioni di euro, nell’ambito del Contratto di valorizzazione urbana di aree degradate, Fondo per l’attuazione del Piano Nazionale per le Città, che prevedeva il completamento della riqualificazione urbana e ambientale del parco con la realizzazione del ponte, che ha permesso di fatto l’unificazione degli spazi del parco inizialmente separati da via del Ninfeo.

Al ponte, icona del progetto di Siza, è stato dato anche il valore simbolico di trait d’union tra passato e futuro della città. Sono, infatti, grandi le prospettive di crescita di questa area urbana, che avrà a breve una nuova centralità, a seguito del completamento dei lavori di ribaltamento della stazione ferroviaria, tuttora in corso, con il nuovo ingresso previsto proprio da via del Ninfeo.

Nel parco sono presenti complessivamente 700 alberature e oltre 8000 mq di percorsi.

Tre gli ingressi dai quali si può accedere al Parco: uno su via dei Ferrari (raggiungibile anche con il bus urbano – linea R11 con partenza dal capolinea di via Costa – e in bicicletta o in monopattino in sicurezza dalla pista ciclabile) e due posizionatti sui due lati di via del Ninfeo.



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