Si parte dal Ciolo, località nota per il ponte che cavalca la splendida insenatura alle porte di Leuca, nel territorio di Gagliano del Capo, e si arriva dopo un sentiero alla grotta delle Cipolliane dopo un’oretta di buon cammino a passo lento. Profumi, odori, sensazioni forti accompagnano il percorso del viaggiatore.
In basso una scogliera intagliata dai venti di scirocco, e un mare blu scuro, quasi nero.
Al termine del sentiero, da seguire in gruppo o in solitaria, si giunge con qualche difficoltà, ma alla portata di tutti, al cospetto di alcuni anfratti, non vere e proprie spelonche, ma ripari costruiti nei millenni dall’azione sapiente degli agenti atmosferici. Le cosiddette grotte si trovano a circa 30 metri rispetto al livello del mare e sono fondamentali per gli studi archeologici. L’epoca è coeva di quella della Grotta Romanelli di Castro, una delle più importanti grotte preistoriche della Puglia.
Un chilometro e mezzo di sentiero costiero tra rocce, pietre e terra rossa, prima di arrivare agli anfratti preistorici che dominano l’azzurro mare leucano. Esperienza da fare almeno una volta
Il momento più bello per compiere questa piccola impresa durante l’estate è al mattino presto, non solo perché è più fresco ma perché si può ammirare un’alba di indubbio impatto emotivo.
(Le foto in copertina sono di Vito D’Aversa)