Giornata Fai di Primavera, un week end all’insegna dei tesori salentini

Sabato 22 e domenica 23 marzo si terrà in tutta Italia la “XXII Giornata Fai di Primavera”, che, nel capoluogo salentino e nella sua Provincia, prevede l’apertura e la visita di alcuni dei piè¹ significativi beni architettonici e paesaggistici

È l’appuntamento che da ventidue anni gli italiani si danno in questo periodo e che segna l’inizio della primavera. Una festa di partecipazione popolare per tutti coloro che, sempre più numerosi, ricercano nei tesori del nostro patrimonio storico-artistico e paesaggistico non solo le radici della propria identità, ma anche quella particolare emozione che offre la visione partecipata del bello.

Sabato 22 e domenica 23 marzo si terrà in tutta Italia la “XXII” Giornata Fai di Primavera”, che, in Provincia di Lecce, prevede l’apertura e la visita straordinaria, nel capoluogo, del Castello Carlo V, della Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo e dal Monastero degli Olivetani, dei tesori scientifici nascosti nell’Istituto Superiore “O.G. Costa”, mentre a Ruffano della Cappella Ipogea di San Marco. Anche l’Abbazia di Cerrate, bene gestito dal Fai (Fondo Ambiente Italiano), sarà come ogni anno aperta al pubblico per tutto il week end. Quest’anno, inoltre, alcuni Beni della Fondazione, tra cui Cerrate, festeggeranno l’evento anche oltre il normale orario di apertura proponendo al pubblico coinvolgenti momenti di festa, allietati da musica, danze e degustazioni. Ci saranno visite guidate anche in lingua francese, inglese, spagnolo e tedesco a cura di “Apprendisti Ciceroni”: studenti del Liceo Scientifico “C. De Giorgi” di Lecce.

Per vivere insieme tante storie diverse, che raccontano un’unica grande storia, la nostra: un’esperienza che porta una nuova consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Chiese, archivi storici, aree archeologiche, giardini, palazzi, torri, mulini e persino arsenali, carceri, ipogei, eremi e sedi dell’informazione aspettano l’invasione pacifica che caratterizza le Giornate Fai di Primavera. Quest’anno la più grande festa di piazza dedicata alla cultura ed all’ambiente, che fino ad oggi ha coinvolto più di sette milioni di persone, si svolge sabato 22 e domenica 23 marzo ed è dedicata ad Augusto nel secondo millenario della sua morte. Tra le 750 aperture in tutte le Regioni d’Italia, 120, infatti, racconteranno il grande imperatore romano.

La delegazione Fai di Lecce organizza la due giorni con il supporto di Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Comune di Ruffano, delle scuole coinvolte e insieme a Lecce2019. I dettagli della due giorni sono stati illustrati durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta questa mattina presso il Must – Museo Storico di Lecce. Sono intervenuti, tra gli altri, la capodelegazione Fai di Lecce Rossella Galante Arditi di Castelvetere; l’assessore al Turismo e Marketing territoriale del Comune di Lecce, Luigi Coclite; la vicepresidente ed assessore alla Cultura della Provincia di Lecce, Simona Manca; il dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune di Lecce Nicola Elia; il sindaco di Ruffano Carlo Russo; il vicesindaco ed assessore alle Attività produttive del Comune di Ruffano Maria Rosaria Orlando; la responsabile comunicazione Lecce 2019 Alessia Rollo.

È con grande orgoglio che l’assessore Simona Manca commenta l’importanza dell’evento: “Le giornate Fai aprono la primavera e permettono a molti turisti di visitare i nostri gioielli. Interessante è la collaborazione con le scuole che può dare maggiore consapevolezza ai giovani delle bellezze di cui sono circondati. L’attenzione che il Fai ha per la Puglia e per i nostri beni architettonici è un’ottima vetrina per noi. Questa attenzione si traduce in un modello di gestione che è un modello che tutti dovrebbero valorizzare: la formula di gestione pubblico-privato è un modello vincente da cui ripartire”.

Gli fa eco l’assessore comunale Coclite che dice: “Il Fai è il riferimento per la testimonianza dei beni architettonici e culturali. Noi abbiamo ricevuto delle bellezze architettonici incredibili, ce le abbiamo in prestito e siamo obbligati a riconsegnarle alle future generazioni migliorate o quantomeno intatta. Questa iniziativa va in questa senso e vuole raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione del turismo. È questo il nostro primo traguardo”.