Cosa vedere in Salento in 7 giorni? Un itinerario dall’adriatico allo Ionio

Cosa vedere in sette giorni? Un itinerario alla scoperta del Salento, tra mare, borghi autentici e sapori tipici.

Il Salento, la punta meridionale della Puglia, incanta con il suo mare cristallino, le città barocche e l’atmosfera accogliente. Un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni che offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile, ma cosa vedere in Salento in 7 giorni? Ecco un itinerario per scoprire gli angoli più belli, dall’Adriatico allo Ionio (e non solo). Pochi giorni bastano per immergervi nella sua ricca storia, ammirare paesaggi mozzafiato e gustare i sapori autentici della sua tradizione culinaria.

Giorno 1: Lecce

Non tutti, anzi quasi nessuno comincia il viaggio da Lecce, la “capitale” del Salento. Di solito, quando si prenota una vacanza si preferiscono (giustamente) località più vicine al mare, sottovalutando che anche il capoluogo barocco, con la sua bellezza mozzafiato, il suo centro storico da cartolina, le sue chiese-gioiello e i suoi palazzi, ha le marine. E non c’è niente di più bello che visitare Piazza Duomo o la Basilica di Santa Croce, passeggiare per le vie del centro e poi concedersi un tuffo percorrendo solo pochi chilometri.

Giorno 2: costa adriatica

La costa fino a Otranto è ricca di tesori. San Foca, Roca, Torre dell’Orso, famosa per la sua baia azzurra abitata dalle ‘Due sorelle’.

L’incanto fra la torre e i faraglioni. Torre dell’Orso è una baia che ti culla

 

Giorno 3: Otranto e non solo

Dirigendosi verso sud si raggiungi Otranto, borgo antico affacciato sul mare Adriatico. Visita il Castello Aragonese, lasciati incantare dal fascino della Cattedrale, passeggia per il centro storico e goditi la vista mozzafiato dal faro di Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia. Otranto di scorci incantevoli ne offre tanti, dalla baia dei turchi al ‘lago rosso’, l’ex cava di bauxite. Da Torre Sant’Emiliano in giù comincia un tratto di litoranea che fa rima con bellezza. Come un balcone affacciato sul mare, si aprono delle funestre su angoli paradisiaci sorvegliati dalle vecchie torri di avvistamento. Santa Cesare Terme, Castro, Marittima, Andrano, Tricase…sarebbe impossibile citare tutti i posti da vedere: grotte, calette, insenature come i quella dell’Acquaviva, così chiamata per via delle sorgenti di acqua fredda che sgorga dalla roccia.

Giorno 4: Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca, la “finibus terrae”, dove (secondo la tradizione) si incontrano il Mar Ionio e il Mar Adriatico merita di essere visitata. Sono tante le cose da vedere nella cittadina dove, in antichità, approdò l’apostolo Pietro al termine del suo viaggio verso l’Italia: dal Santuario alla cascata monumentale, dal faro alle grotte. Suggestive le bagnarole, piccole meraviglie in pietra o in legno che si possono ammirare lungo la spiaggia che dallo scalo di Salignano va verso Punta Omo Morto.

Scorci del Salento, la “bagnarola” di Santa Maria di Leuca è un pezzo di tradizione

Da Leuca la bianca in sù si possono trovare alcune delle spiagge più belle del Salento: Pescoluse, Torre Pali che ha una affascinante leggenda da raccontare sull’Isola della fanciulla, luogo del ritrovamento di una giovane ragazza uccisa in mare per il suo coraggio, tanto e tanto tempo fa.

Giorno 5: Gallipoli

Dedicare una giornata a Gallipoli è d’obbligo. Nella città bella non manca nulla. Ci sono le spiagge da sogno: Punta Pizzo, Punta della Suina, Baia verde, Rivabella, Lido Conciglie… c’è l’imbarazzo della scelta. Nella perla dello Ionio c’è la storia, c’è l’incanto con un centro storico da cartolina e c’è il divertimento.

Giorno 6: costa ionica

Impossibile non dedicare una giornata a Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio o Porto Cesareo, ricche di paesaggi suggestivi.

Giorno 7: Relax e sapori

Esplora il Salento interno, ricco di borghi autentici e paesaggi rurali. Nardò, Patù, Galatina, Specchia, Presicce-Acquarica…fatevi consigliare dalla gente del posto. Oppure dedica l’ultima giornata al relax o a scoprire i sapori tipici del Salento. Assaggia i formaggi pregiati, la pasticceria salentina e il Negroamaro, il vino del Salento. Provare la cucina tipica salentina, ricca di sapori autentici e genuini fa parte del viaggio come partecipare a una sagra paesana o a una festa patronale, occasioni imperdibili per immergersi nella cultura e nelle tradizioni salentine.

La parola d’ordine è perdersi. Tanto, ovunque ci si giri la bellezza incombe. Il Salento è una terra che conquista il cuore con la sua bellezza, la sua storia e la sua ospitalità. Un viaggio in Salento è un’esperienza indimenticabile che ti lascerà con la voglia di tornare.

 

ph di copertina: Stefano Neviri