Dopo il weekend senza auto, arrivano le reazioni. Perrone: ‘la chiusura è stata un flop’. Il M5S chiede un cambiamento senza ipocrisie

L’ultimo fine settimana è stato consacrato alla mobilità sostenibile a Lecce: una chiusura totale al traffico del centro che ha diviso i cittadini. ‘Un fallimento totale’, bolla l’ex sindaco Paolo Perrone. Per Diego De Lorenzis: ‘si poteva fare di più’.

Il sindaco Carlo Salvemini lo aveva detto: ‘la settimana europea della mobilità sarà un grande test per la città’. Due giorni di chiusura totale al traffico automobilistico del centro che nel fine settimana ha diviso di cittadini di Lecce: c’è chi ha apprezzato quella che per molti è stata una scelta coraggiosa, altri invece hanno criticato aspramente la misura, lamentando soprattutto la mancanza di parcheggi.
 
“Questa sperimentazione è stata un flop”, chiosa l’ex sindaco Paolo Perrone. “Commercianti, cittadini e visitatori hanno mostrato tutto il loro disappunto. A parte gli ultras di Carlo Salvemini, che si nascondono sotto il larghissimo ombrello della sperimentazione – continua il consigliere di Direzione Italia – non c’è nessuno che sia davvero contento di questa chiusura. Del resto, non si capisce perché dovremmo considerare positivamente il risvolto di una città che è diventata un mortorio nelle giornate di sabato e domenica, mentre tutto il mondo ha imparato a conoscerla come una città viva, non solo di notte, e fortemente attrattiva. Su chiusura e pedonalizzazione si deve discutere, non improvvisare, non applicarle dalla sera alla mattina solo perché sono state promesse e sono un totem”.
 
Una bocciatura totale, insomma, per l’esponente dell’opposizione a Palazzo Carafa. “Resto dell’idea – conclude Paolo Perrone – che l’attitudine a governare per slogan sia inutile o addirittura dannosa. Continuo a vedere questa perenne autoesaltazione per scelte che sembrano urgenti, necessarie, inevitabili non per la loro bontà, ma solo perché ampiamente annunciate in campagna elettorale. Ma passare dalla campagna elettorale ai problemi concreti dell’azione amministrativa senza un approccio serio e responsabile, è terribilmente difficile”.
 
Sulla vicenda anche il deputato del Movimento Cinque Stelle Diego De Lorenzis. “Le iniziative intraprese – dichiara – non sono sufficienti e non rientrano in un piano organico e coerente: Lecce non ha ancora un Piano della Mobilità Urbana Sostenibile. Tali interventi andavano poi meglio comunicati e discussi per aumentarne le possibilità di successo e l'apprezzamento da parte di tutti: il metodo della partecipazione e dell'ascolto era evidentemente solo uno slogan elettorale e il modo di operare è in perfetta continuità”.
 
“Ad ogni modo – prosegue De Lorenzis – i commercianti devono aiutare il cambiamento invece di ostacolarlo e lamentarsi. Una mobilità diversa conviene a tutti, automobilisti inclusi: come dimostra anche la chiusura di piazza Sant'Oronzo, aumenta il giro d'affari delle piccole attività, aumenta il valore degli immobili, riduce smog e traffico. Il dibattito sul fiorire di tante nuove attività dove le auto sono interdette smentisce le loro preoccupazioni. Non nego i disagi ma sono soltanto temporanei”.
 
Non manca poi l’attacco a chi lamenta la scarsità di parcheggi in città.  “Chi lamenta la carenza di posti auto – dice – ammette tacitamente di non voler risolvere il problema reale: l'eccesso di auto e di spostamenti inutili in auto. Il sindaco Salvemini e l'assessore Foresio ovviamente sono anch'essi vittime di questa cultura che favorisce lo spropositato spazio riservato alle automobili. I parcheggi sono poli attrattori di auto e quindi generatori di traffico e pertanto non possono essere davvero funzionali ad un cambio di paradigma e a un mutamento culturale nel concepire la democrazia degli spazi urbani. L'ex Massa e l'ex Enel non possono essere parcheggi di interscambio. L’obiettivo dovrebbe essere trasferire la mobilità con auto private verso altre forme sostenibili e democratiche, non dislocare parcheggi all'interno della circonvallazione”.
 
“Il cambiamento – conclude l’Onorevole – deve essere graduale ma deciso: inutile parlare di mobilità sostenibile se gli stessi consiglieri di maggioranza e la giunta non rinuncia ai pass Ztl, non si reinvestono gli utili di Sgm per l'acquisto di nuovi mezzi pubblici, mancano rastrelliere, non c'è un polo di smistamento logistico condiviso all'esterno del centro, le piste ciclabili sono tortuose e i marciapiedi strettissimi. Chi ipocritamente fornisce oggi soluzioni essendo stato per cinque anni assessore di questa città, abbia almeno il pudore di tacere”, conclude il grillino.
 
Intanto, lo stesso Salvemini esulta per la riuscita della due-giorni. “Come altre 2.300 città europee – dice – Lecce ha aderito alla Settimana della mobilità. A chi ha voluto evitare il solito traffico del fine settimana, la città ha offerto 800 posti auto gratuiti in parcheggi di servizio serviti da navette, anch'esse gratuite, per raggiungere il centro senza auto.
 
Non abbiamo fatto nulla di straordinario se rapportato a quello che è avvenuto nelle stesse ore in altre parti d'Italia e d'Europa: verificare la possibilità di muoversi diversamente per 48 ore in una zona circoscritta di Lecce, consentendo in ogni caso l'accesso a residenti, mezzi muniti di pass e motocicli. Non una città blindata, ma una città con più possibilità per pedoni e ciclisti. È stato un test e come tale va giudicato. Un test che non rimarrà un episodio nella vita cittadina ma che abbiamo intenzione di ripetere, anche con delle variazioni.
 
Invito a non rimuovere il fatto che ci muoviamo in un contesto urbano nel quale le politiche della mobilità si devono misurare con il dato di realtà: il filobus, che rappresenta un fallimento con cui ci confrontiamo quotidianamente, un piano parcheggi mai realizzato, un piano della mobilità mai aggiornato dal 2001. Ciò che conta, oggi, è tenere conto dei suggerimenti, correggere gli errori, impegnarci a fare meglio nell'interesse di Lecce”.



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