Minacciò la madre ed il nuovo compagno con un coltello? Assolto il figlio dal reato di stalking

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico, Maddalena Torelli. È stata accolta la tesi della difesa, rappresentata dagli avvocati Rita Ciccarese e Francesco Calcagnile.

Arriva l’assoluzione con formula piena per un 23enne di Parabita, accusato di violenza tra le mura domestiche nei confronti della madre. Il giudice della prima sezione monocratica, Maddalena Torelli, ha ritenuto l’imputato non colpevole del reato di stalking. È stata così accolta la tesi della difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Rita Ciccarese e Francesco Calcagnile. Anche la Procura aveva chiesto l’assoluzione del ragazzo.

Il 23 enne venne arresto il 31 maggio di un anno fa, in flagranza di reato dai Carabinieri di Sannicola assieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli e condotto ai domiciliari.

I militari erano stati allertati dalla madre del ragazzo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il figlio non avrebbe mai accettato la separazione della madre dal marito e l’inizio di una nuova relazione con un altro uomo. Non solo, la sera del 31 maggio del 2020, il ragazzo avrebbe impugnato un coltello da cucina e, mosso dalla gelosia, avrebbe inseguito la madre e il nuovo compagno della donna.

Tali accuse, come detto, sono “cadute” al termine del processo.



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