24enne morto in un incidente stradale, l’imputata a processo con rito abbreviato. Disposta una perizia

Il sinistro stradale in cui morì Andrea Maggio è avvenuto nel tardo pomeriggio del 20 giugno del 2019, lungo la strada che dalla marina di Casalabate conduce a Trepuzzi

Sarà giudicato con il rito abbreviato condizionato ad una integrazione probatoria, l’automobilista ritenuta, dalla pubblica accusa, responsabile della morte di Andrea Maggio, il 24enne di Squinzano deceduto dopo un incidente stradale, il 22 giugno del 2019. Il gup Simona Panzera ha accolto l’istanza della difesa che aveva avanzato richiesta di rito alternativo. Il processo é stato rinviato al 26 gennaio 2022 per il conferimento dell’incarico al consulente tecnico che dovrà effettuare il supplemento di perizia.

L’imputata, una 38enne di Trepuzzi, è assistita dagli avvocati Marco e Andrea Pezzuto che negli atti difensivi hanno evidenziato l’insussistenza della circolazione contromano e l’efficacia causale della velocità della moto condotta dalla vittima, rispetto all’evento morte.

I genitori e la sorella di Andrea Maggio si sono costituti parte civile con gli avvocati Pierfilippo Centonze ed Elvia Belmonte che hanno presentato una corposa documentazione, riportandosi ad alcuni passaggi fondamentali della prima consulenza tecnica sull’incidente.

Il no al patteggiamento

Ricordiamo che nei mesi scorsi, invece, il gup Marcello Rizzo ha rigettato il patteggiamento della pena a 2 anni ed 8 mesi per l’automobilista. La decisione è stata presa dal gup Marcello Rizzo, con apposita ordinanza, al termine dell’udienza delle scorse ore, chiedendo al pm Giorgia Villa di riqualificare l’ipotesi di reato, ritenendo che debba essere contestata l’aggravante di cui all’articolo 589-bis comma 5, n.2.

Il giudice, nello specifico, sostiene che: “gli elementi acquisiti nel corso delle indagini fanno fondamentalmente ritenere che….abbia circolato contromano in quanto ha invaso l’opposta corsia di marcia ben prima dell’intersezione con la strada in cui doveva svoltare”.

Il gup ha, invece, ritenuto fondata la tesi della difesa dell’automobilista, in base alla quale non può essere contestata l’aggravante di cui all’articolo 589- bis, comma 5 n.3, “atteso che tale aggravante presuppone una manovra di inversione di marcia o di sorpasso, pacificamente insussistenti nel caso di specie”.

L’incidente

Il drammatico sinistro stradale è avvenuto nel tardo pomeriggio del 20 giugno del 2019, lungo la strada che dalla marina di Casalabate conduce a Trepuzzi. Il giovane non è morto sul colpo, ma nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Per cause ancora poco chiare, Andrea Maggio, studente universitario di Medicina, a bordo della propria motocicletta, si è scontrato frontalmente contro un’utilitaria, guidata dalla signora trepuzzina. Il violento impatto ha sbalzato il ragazzo dal mezzo, provocandogli gravi lesioni.

Il pm Maria Rosaria Micucci nel corso delle indagini ha conferito una consulenza tecnica all’ingegnere Lelly Napoli per far luce sulla dinamica dell’incidente.



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