40 kg di marijuana rinvenuti nell’oasi Le Cesine: indagano i carabinieri

40 kg di marijuana destinata certamente al traffico illecito da immettere nel mercato salentino: il sequestro è avvenuto a seguito del ritrovamento della droga in località “Le Cesine”.

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Un segnale non troppo incoraggiante, anzi una prova del fatto che il traffico di stupefacenti nel Salento è vivo e gode di ottima salute.
Un quantitativa di marijuana pari a 40 kg è stato infatti rinvenuto in località “Le Cesine”.

Il ritrovamento

È stata l’ispezione dei Carabinieri di Lecce a rendere possibile il rinvenimento della droga. La marijuana era avvolta nel cellophane e suddivisa in due grandi blocchi che potessero nasconderne la enorme quantità. È stata ritrovata adagiata sull’arenile dell’oasi “Le Cesine”, una delle zone più turistiche del Salento.
I 40 kg erano certamente destinati allo spaccio e, prima ancora, a rifornire tutto il territorio. Il sequestro della sostanza operato immediatamente dai carabinieri avrà certamente inferto un duro colpo al traffico illecito ed al mercato salentino della droga.

L’indagine

Si apre adesso la fase delle indagini da parte delle forze dell’ordine. A chi era destinata quella droga? Quali “piazze” avrebbe dovuto coprire? Chi ha pensato di poterla nascondere in quel luogo?
Queste le domande cui dovranno cercare una risposta i carabinieri che hanno già avviato la complicata fase utile a far luce sul ritrovamento.

Sequestro di Cocaina

Un 51enne di Botrugno è stato invece deferito in stato di libertà per detenzione di droga ai fini dello spaccio, cocaina in questo caso, e – segnatamente- resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
L’uomo, fermato dai carabinieri per un controllo di routine, ha opposto resistenza richiedendo la presenza del suo legale e, contemporaneamente, cercando di evitare la perquisizione. Solo in presenza dell’avvocato ha consegnato ai militari 1,5 kg di cocaina, già confezionata e pronta alla distribuzione.
Una seconda resistenza è stata opposta dal 51enne alla richiesta di perquisizione presso il suo domicilio. In quella sede, se possibile, ha aggravato notevolmente la sua già compromessa posizione con illazioni rivolte ai militari: il 51enne urlava di essere vittima di un raggiro e che, al fine di incastrarlo, i carabinieri avrebbero arbitrariamente piazzato la droga in casa sua.
Adesso l’uomo dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria della detenzione di droga e di quanto pronunciato ai danni dei militari.



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