Eroina e hashish “nascoste” in casa, 37enne di Matino finisce ai domiciliari

Un 37enne di Matino è finito ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Fatale la perquisizione in casa, quando i carabinieri hanno trovato più di 45 grammi di droga e il materiale necessario per confezionarla.

È stato arrestato, in flagranza di reato, per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, una volta concluse le formalità di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione dove dovrà restare in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. A finire nei guai è Antonio De Filippo, 37enne di Matino “sorpreso” con più di 45 grammi di droga e tutto il materiale per confezionare le dosi.

La perquisizione

I guai per l’uomo sono cominciati quando i carabinieri del Norm della compagnia di Casarano hanno bussato alla porta della sua abitazione dopo una indagine-lampo, finalizzata proprio a contrastare i reati legati agli stupefacenti. I militari, nel corso della perquisizione domiciliare e personale, hanno trovato nascosti della sua abitazione 35,4 grammi di eroina e 9,8 grammi di hashish. Non mancava anche tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi, compreso un bilancino di previsione.

Sono spuntati fuori anche 75 euro, in banconote di diverso taglio, che gli uomini in divisa considerano il provento dell’attività di spaccio. Come detto, il 37enne è stato arrestato in flagranza di reato, per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e una volta concluse le formalità di rito è finito ai domiciliari.

Un 53enne di Casarano “lascia” i domiciliari e finisce in carcere

Per un 53enne di Casarano, invece, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. L’uomo, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta concluse le formalità di rito è stato accompagnato a Borgo San Nicola, dove dovrà scontare una pena di due anni, quattro mesi e undici giorni di reclusione.

I guai per lui sono cominciati quando i carabinieri del posto hanno bussato alla porta della sua abitazione per consegnargli un ordine di sospensione della detenzione domiciliare, emesso dall’Ufficio di sorveglianza.

Secondo gli uomini in divisa, il 53enne ha continuato a rendersi responsabile del reato di cui è stato accusato. Ora si trova presso la Casa circondariale di Lecce.



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