600mila euro di beni confiscati dalla Dia. Il Provvedimento giunge dopo quello di sequestro

Il patrimonio è riconducibile a Giuseppino Mero, condannato, tra l’altro, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Tra i beni un appartamento e conti correnti bancari.

Una villa ubicata nell’agro di Cavallino; un appartamento su più piani situato nel comune di Lequile; un garage sempre collocato a Lequile; due conti correnti bancari; un compendio aziendale di una ditta individuale e, infine, il 95% del compendio aziendale della società “Immobiliare Spera”. Il tutto per un valore stimato di circa 600.000 euro.

È questo il patrimonio confiscato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Lecce che ha eseguito un provvedimento di confisca dei beni mobili e immobili riconducibili a Giuseppino Mero, 51 enne del comune di Cavallino.

L’uomo era già stato condannato,  tra l’altro, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento eseguito dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia leccese, è stato emesso dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce e segue e conferma quello di sequestro – il primo provvedimento era stato eseguito nella data del 01 dicembre 2014 – emesso sempre  dallo stesso Tribunale in seguito ad una proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale che era stata avanzata dal Direttore della Dia che ha fatto seguito ad una serie di complesse ed articolate indagini patrimoniali a cui ha dato vita e che sono state condotte dalla stessa Direzione Investigativa Antimafia.

Le verifiche in oggetto, infatti, hanno consentito di accertare una sproporzione tra i redditi esigui dichiarati da Giuseppino Mero e dal proprio nucleo familiare e l’ingente patrimonio, invece, a lui riconducibile .