​12 chili di pesce mal conservato nel ristorante orientale: scatta il sequestro della Guardia Costiera

12 chili di pesce e due di ricci, oltre a 5mila euro di multa: questo il bilancio degli ultimi controlli effettuati dalla Guardia Costiera di Gallipoli in alcuni ristoranti salentini. Il pesce era conservato senza documenti, mentre i ricci erano stati appena pescati da un uomo.

Duro lavoro nel corso dell’ultimo fine settimana da parte dei militari della Guardia Costiera di Gallipoli, impegnata in una intensa attività di controlli lungo la filiera ittica.
  
Controlli ad ampio raggio iniziati già nella giornata di venerdì all’interno di alcuni esercizi commerciali operanti nell’area nord di Lecce e si sono concluse nella mattinata di oggi, tutti mirati ad individuare eventuali attività di vendita di prodotti ittici svolte in difformità alle norme di settore.
 
I militari, alla fine delle operazioni, hanno rilevato oltre 5mila euro di multa e al sequestro di circa dodici chili di prodotto ittico detenuto presso le celle frigorifere di un ristorante orientale in assenza di qualsiasi documento od etichetta che ne attestasse la rintracciabilità. Non solo: sotto i sigilli della Guardia Costiera sono finiti anche 2 chili di ricci messi in vendita da un soggetto che li aveva appena pescati dal mare, prontamente rigettati in acqua perché ancora vivi.
 
Altro sequestro, insomma, e altre sanzioni, ultime di una lunga serie. L’ultimo maxi sequestro da parte della Capitaneria di Porto risale allo scorso 12 gennaio quando sono stati posti sotto sequestro oltre mille ricci di mare da un pescatore sportivo dedito alla pesca presso la Martina Protetta di Porto Cesareo.
 
“La Guardia Costiera – scrivono i militari in una nota – sensibilizza i consumatori ad acquistare i prodotti ittici presso esercizi commerciali autorizzati, in grado di garantire, per legge, le norme igieniche e le informazioni previste dalla normativa comunitaria e nazionale di settore”.