Due avvocati leccesi vittima di usura da parte dei clan che gestivano il giro di usura scoperchiato dall'Operazione 'Twilight'. L’indagine ha permesso di accertare che, tra i debitori dei fratelli Giuliano e Fabio Persano, vi fosse anche un legale in attività. In particolare, è emerso che quest’ultimo aveva maturato, nei confronti del primo, un forte debito. In un'intercettazione Giuliano Persano, dopo aver esortato il legale a rispettare la scadenza di un assegno in pagamento, lo rimprovera: “non mi interessa mi devi dare centodiecimila euro non me lo ripetere”. L'avvocato chiamato dall'usuraio, tra le altre cose si lamenta dicendogli: “le faccio ‘ste cose, il problema sia qual è… Giuliano, il problema sai qual è? Che io mi sono trovato ad affrontare tanti casini tutto solo e non ce l’ho fatta(…)ho pagato tutti gli usurai del mondo e sono rimasto senza soldi, va bene".
In un'altra circostanza, emersa sempre grazie al contributo delle intercettazioni, il boss Sergio Caroppo si sarebbe personalmente interessato di riscuotere il debito di un anziano avvocato oramai in pensione, che risultava "insolvente". I mandanti, padre e figlio, sarebbero i titolari di un negozio di un oreficeria nel centro di Lecce. I due gioiellieri concedevano in prestito somme di denaro e – approfittando dello stato di bisogno e di difficoltà economica del legale e della sua badante cui venivano erogati i predetti prestiti, ottenevano in corrispettivo interessi superiori a quelli previsti dalla Legge. In particolare uno dei due gioiellieri metteva a disposizione la gioielleria per ritirare monili in oro ed assegni a garanzia dei prestiti, fornendo il denaro contante alle vittime, mentre l'altro recuperava le somme quando queste si rendevano insolventi.
In un'intercettazione emergono le frasi proferite da Caroppo all'indirizzo delle vittime di usura. "ti sei chiuso in casa come una m***a e devi andare a girare! Devi andare a girare! Avvocato, come faccio io dalla mattina alla sera che vado in giro che me ne porto le persone…”, “…Eh!… penso che ti avrei sparato…allora…”, “…No, io davvero me ne porto via le persone, vado girando. No senza scherzi, il c**o!..” e “…ho sparato a uno… due ore e mezzo ieri sera mi hanno tenuto in Questura eh!”, “…io con le persone faccio il tiro a segno…”, “…io prendo le persone a due metri e mezzo e non li sbaglio sicuro..”. “Questo bastardo non apre la porta, mi deve dare diecimila euro, per questo non apre, io lo ammazzo, io gli butto una bomba, va in aria questo palazzo, questo bastardo sta dentro ma non apre perché ho suonato anch’io e non mi sta aprendo”.
L'estorsione sarebbe poi andata a buon fine, ma le due vittime avrebbero presentato denuncia.
