​Furto di profumi alla Coin: due malviventi finiscono ai domiciliari. Con loro due minori

Una giovane coppia brindisina è stata fermata in mattinata nella centralissima Piazza Mazzini a Lecce con l’accusa di aver rubato alcuni profumi presso il magazzino ‘Coin’. Con loro c’erano anche due minori. Alla fine sono finiti ai domiciliari con l’accusa di rapina impropria.

Sapeva che non poteva recarsi a Lecce per tre anni, ma nonostante tutto lei ha continuato con la sua mania dei furti di profumi. In Piazza Mazzini, tuttavia, è stata fermata dalla Polizia e sottoposta al regimi degli arresti domiciliari.
 
Ma procediamo con ordine. Nel corso della tarda mattinata di oggi due furfanti sono entrati in azione presso i grandi magazzini ‘Coin’, nel cuore del capoluogo barocco. Si trattava di una coppia: lei, Altavilla Majra nata a Brindisi nel 1994, e lui P.A., anche lui brindisino appena ventenne.
 
Con il chiaro intento di rubare alcune confezioni di profumi, la coppia era accompagnata anche da due minori (L.N. del 2000 e C.S. di 15 anni).  I quattro, così, sono riusciti ad asportare decine di profumi per un valore complessivo che superava le 760 euro.
 
Qualche addetto della vigilanza, però, ha notato i movimenti sospetti del quartetto, cercando così di bloccare i furfanti.  Sono riusciti a fermare, però, soltanto i due minori: tra le mani avevano tutta la refurtiva arraffata. Majra Altavilla e P.A., invece, sono riusciti a dileguarsi, minacciando nella loro fuga anche una cassiera.
 
Alcune Volanti della Poliza, dopo essere state allertate, sono giunte immediatamente sul posto dove, nel giro di pochi minuti,  hanno rintracciato l’uomo. Il ventenne si trovava in Piazza Mazzini, mentre la donna aveva deciso di rientrare presso la ‘Coin’ per cercare di riprendere i minori, ma ad attenderla vi erano gli agenti.
 
In un primo momento, la giovane ha cercato di opporre resistenza, cercando persino di mollare un ceffone ad una poliziotta. Bloccata e fatta calmare, Majra Altavilla è stata condotta negli uffici della Questura: qui è stato accertato che sulla donna pendeva un divieto di recarsi a Lecce per ben tre anni proprio in relazione a precedenti furti compiuti nella città barocca.
 
Alla fine, la giovane coppia è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, mentre i minori hanno rimediato una denuncia per rapina impropria in concorso.



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