​Non si ferma all’Alt dei carabinieri, ‘fuggitivo’ trovato nascosto sotto il letto. Arrestato

Per Salvatore Santeramo, 32enne di Barletta su cui pendeva un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali, si sono aperte le porte di Borgo San Nicola. I guai per lui sono iniziati quando non si è fermato ad un posto di controllo dei Carabinieri.

I guai per Salvatore Santeramo, 32enne di Barletta, sono iniziati nel momento in cui – il 28 marzo scorso – ha incrociato sulla sua strada un posto di controllo alla circolazione stradale dei carabinieri della stazione di Monteroni di Lecce. L’uomo si trovava alla guida di una Renault Twingo quando i militari gli hanno intimato l’Alt, ma anziché fermarsi ha finto di accostarsi con l’auto, salvo poi scappare con una manovra fulminea. E ci è riuscito, in un primo momento, a far perdere le sue tracce.
  
Era chiaro che ‘nascondesse’ qualcosa e gli uomini in divisa, davanti a quella fuga inspiegabile, non hanno potuto far altro che salire in macchina e mettersi all’inseguimento della Twingo ‘sospetta’ che è stata poi ritrovata, parcheggiata, dopo poche centinaia di metri. Dentro non c’era nessuno, il “fuggiasco” l’aveva abbandonata.  Immediatamente sono scattati gli accertamenti del caso che hanno permesso di risalire all’intestatario del mezzo: una ditta di autonoleggio a cui si era rivolta una 32enne di Monteroni, alla quale sono state contestate le violazioni al codice della strada. Le indagini, insomma, hanno permesso di scoprire che il ‘fuggitivo’ era il fidanzato, Salvatore Santeramo, appunto, sul quale pendeva un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali, emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Bari.
  
A quel punto, il sospetto era che la donna nascondesse il fidanzato nella sua abitazione e forti di questo i Militari della locale Stazione hanno bussato alla sua porta per effettuare un controllo: i dubbi sono diventati certezze quando hanno trovato il 32enne rintanato sotto il letto matrimoniale . L’uomo è stato così arresto ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce.
  
Della vicenda è stato interessato il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce di turno il Sostituto Procuratore Dott. Antonio Negro.



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