​Presunta estorsione al Livello 11/8: assolto Napoletano e condannato a 4 mesi Dell’Anna

Secondo l’accusa, il musicista surbino si sarebbe contraddetto sulle circostanze della presunta estorsione ai danni del locale da lui gestito e avrebbe in qualche modo deviato le indagini, attraverso dichiarazioni contraddittorie.

Arriva la sentenza di assoluzione per l'uomo accusato di aver preteso una somma di denaro e la condanna per la presunta vittima che avrebbe sviato le indagini, nel processo sulla tentata estorsione avvenuta alla Casa della Musica "Livello 11/8 ".
  
I giudici della seconda sezione penale (Presidente Roberto Tanisi, a latere Annalisa De Benedictis e Silvia Saracino) hanno assolto con formula "dubitativa" Roberto Napoletano. Il 27enne di Squinzano, con numerosi precedenti penali alle spalle, rispondeva di tentata estorsione aggravata.
  
Condanna a 4 mesi (pena sospesa) con l'accusa di favoreggiamento per il trombettista Cesare Dell'Anna, 45 anni di Surbo. Infine, il collegio giudicante ha disposto la "ritrasmissione degli atti" al Procura, in merito alla posizione di tre testimoni che "avrebbero deliberatamente tenuto un comportamento omertoso".
  
L'avvocato Antonio Savoia, difensore di Napoletano, nell'ambito della discussione in aula, associandosi alla richiesta del pm ha chiesto l'assoluzione. Il legale ha fatto anzitutto riferimento alla decisione del Tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Napoletano. Inoltre, sostiene il legale, durante l'istruttoria dibattimentale sono stati ascoltati numerosi testimoni. Dalle loro dichiarazioni emerse che si erano verificate delle piccole baruffe fuori dal locale: qualcuno voleva parlare con Dell'Anna per entrare, ma nessuno lo ha minacciato per ottenere denaro. Infine, ritiene la difesa, nessuna immagine delle telecamere di videosorveglianza dimostrerebbe la presenza di Napoletano.
  
Subito dopo l'avvocato Stefano Pati, difensore di Dell'Anna, ha affermato che l'istruttoria dibattimentale ha provato l'innocenza del musicista surbino. Le dichiarazioni dei testimoni (quello più importante è "de relato", poiché non era presente),sono sovrapponibili con quelle di Dell'Anna. Quest'ultimo ha affermato anche in aula che dei "portoghesi"  hanno chiesto di entrare e lui avrebbe acconsentito per evitare un parapiglia
  
L'altro legale del musicista, l'avvocato Roberto Rella, ha sottolineato come le telecamere non hanno ripreso la presunta colluttazione da cui si evincerebbe  l'estorsione. Convocato presso i Carabinieri, il proprio assistito avrebbe tutt'al più sminuito i fatti, ma non mentito.
  
Ricordiamo che a seguito dell'apertura del procedimento penale ora conclusosi con la condanna, è stata revocata a Dell'Anna l'autorizzazione a gestire la "Casa della Musica" Livello 11/8. I due legali hanno già annunciato il ricorso in Appello, una volta lette le motivazioni della sentenza previste entro 90 giorni.
  
Nella scorsa udienza, invece, il pm Giampiero Nascimbeni aveva chiesto la condanna ad 1 anno per Cesare Dell'Anna. Secondo l'accusa, il musicista surbino si sarebbe contraddetto sulle circostanze della presunta estorsione ai danni del Livello 11/8 e avrebbe in qualche modo "deviato" le indagini, attraverso delle dichiarazioni contraddittorie. Il pm ha invece chiesto l'assoluzione del 27enne di Squinzano Roberto Napoletano, seppur con la formula dubitativa. La Pubblica Accusa ha chiesto la "ritrasmissione degli atti" al Procura, in merito alla posizione di tre testimoni che "avrebbero deliberatamente tenuto un comportamento omertoso".
  
I Carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Campi Salentina, con i colleghi della Stazione di Squinzano, hanno proceduto il 17 settembre di due anni fa, all'esecuzione di un Ordinanza applicativa della misura coercitiva personale degli arresti domiciliari, a firma del Gip Giovanni Gallo, nei confronti di Roberto Napoletano.
  
Secondo la Procura, alla chiusura delle indagini "al fine di procurarsi un ingiusto profitto, Napoletano la notte del 1 novembre 2013, presso il locale 11/8 di Trepuzzi, mentre era in corso un concerto, si presentò in compagnia di altri soggetti, non identificati, e dopo aver preteso di parlare con Cesare dell'Anna, gestore del locale, con l'ausilio di una pistola e colpendo lui e un suo amico accorso per difenderlo, con testate e schiaffi, chiese insistentemente l'elargizione di una somma imprecisata di danaro".



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