
Il corpo senza vita di Virginia Quaranta, 32enne originaria di Diso, è stato ritrovato questa mattina adagiato sul letto del suo appartamento in viale Rossini, nel capoluogo salentino. La dolorosa scoperta è toccata ad alcune colleghe della giovane psicologa, preoccupate del fatto che la donna non si fosse presentata ad un convegno a cui avrebbe dovuto partecipare. Dopo aver tentato invano di contattarla telefonicamente, le compagne di lavoro hanno deciso di raggiungere l’abitazione dove la 32enne con un altro ragazzo con cui non c'era alcun legame sentimentale. Avevano le chiavi, è stato semplice entrare: di certo non si aspettavano di trovarsi di fronte un dramma simile.
Lanciato l’allarme alle forze dell’ordine, in casa sono giunti prima alcuni agenti della polizia, poi su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Francesca Miglietta, anche il medico legale Alberto Tortorella. Da una prima ispezione effettuata in loco, sembrerebbe che sul corpo della povera donna non siano stati trovati segni di violenza.
La sua morte resta comunque un mistero su cui si proverà a far luce. Per questo motivo, il telefono cellulare, diverse confezioni di farmaci ritrovate in camera e alcune cartelle cliniche sono state sequestrate. Il corpo della 32enne, invece, è stato trasferito presso la camera mortuaria dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, su disposizione dell'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni, sarà eseguita l’autopsia per cercare di capire quali siano state le cause del decesso della psicologa.
Virginia Quaranta dopo la laurea in Psicologia ottenuta all'università degli studi di Chieti, era tornata in Salento. A Lecce, dove viveva da tempo, aveva svolto un tirocinio al consultorio familiare dell'Asl.
La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti.