In un caso si è presentato come funzionario dell’Inps e ha chiesto all’anziano padrone di casa di poter controllare i documenti relativi all’ultima pensione, in un altro si è finto un tecnico di Enel Energia e ha convinto la malcapitata a sostituire il contatore per un prezzo di ‘favore’, 250 euro. In realtà, si tratta di un imbroglione che ha preso di mira e derubato due poveri vecchietti.
Si moltiplicano anche a Lecce, purtroppo, le truffe contro le persone Agée e anche le tecniche utilizzate diventano sempre più ‘sofisticate’. Alcuni raggiri sfumano per qualche motivo, altri vanno in porto. Solo nella giornata di martedì, come detto, in due sono caduti nella rete di un malvivente: una donna classe 1936 e un anziano – entrambi del capoluogo barocco.
Nel primo caso, un sedicente addetto della società Enel Energia ha bussato alla porta di una 81enne e, con il pretesto di dover sostituire il contatore, è entrato in casa. Il truffatore – apparentemente di circa 25/30 anni, alto 1 metro e 80 centimetri, robusto, capelli corti, aspetto distinto – ha chiesto alla poveretta di poter controllare l’ultima bolletta e lei ingenuamente l’ha mostrata. A quel punto, il finto addetto ha detto alla vecchietta che poteva versare direttamente a lui i 30 euro che doveva pagare, più le spese per la sostituzione del contatore, per un totale di 250 euro.
La signora ha acconsentiti, pagato la somma e, in cambio, il tecnico ha rilasciato un contratto molto simile ad un reale contratto con quella società. Solo che del contatore non ha visto neanche l’ombra.
Un uomo identico a quello descritto dalla signora, invece, si è presentato ieri, in casa di un anziano, spacciandosi per funzionario dell’INPS e chiedendo di visionare i documenti relativi all’ultima pensione del padrone di casa, in quanto avrebbe dovuto percepire di più. L’anziano si è allontanato un minuto per cercare la ricevuta della pensione che poi consegna nelle mani del sedicente addetto che ha confermato che avrebbe dovuto percepire di più e che sarebbe poi tornato da lui con altra documentazione. Quando il ragazzo è andato via, l’anziano si è accorto che mancavano 400 euro, custoditi nella stanza dove l’estraneo si era intrattenuto.
