Aggressione nel centro di Nardò, preso il ‘branco’ che ha pestato il 18enne. Lo avevano già fatto

I poliziotti del Commissariato di Nardò sono riusciti a risalire ai responsabili dell’aggressione ad un 18enne di Nardò. Si tratta di tre coetanei, anche loro neretini, già noti per un episodio simile avvenuto più di un anno fa.

Aveva le ore contate il branco che, nella serata del 30 aprile, ha preso di mira, apparentemente senza motivo, un 18enne del posto. Così è stato “grazie” ad un indagine lampo che ha permesso di dare un volto e un nome agli autori della violenta aggressione che ha riacceso i riflettori su Nardò, teatro in passato di episodi simili. A finire nei guai sono tre giovanissimi, tutti neretini – C. M. 18enne, P. G. 19 enne  D. A. 18enne – tra l’altro già “conosciuti” alle forze dell’ordine per un episodio simile, accaduto più di un anno fa.

La violenza

Il 18enne stava parlando tranquillamente con alcuni amici, quando il “gruppetto” ha iniziato a provocarlo e insultarlo. Dalle parole alle mani il passo è stato breve: il ragazzo è stato colpito con schiaffi e pugni al volto, ma la vera brutalità si è manifestata quando è caduto a terra: essere stato “steso” da quei primi colpi non è bastato al branco che ha continuato con calci sul corpo e sulla testa. Terminato l’assalto, la gang si è guadagnata una via di fuga nelle stradine che si affacciano su corso Vittorio Emanuele, teatro dell’aggressione.

I poliziotti del locale commissariato si sono precipitati sul posto poco dopo, allertati da alcune segnalazioni telefoniche che raccontavano l’accaduto. Gli uomini in divisa hanno trovato la vittima in una traversa di via Angelo Custode, ma forse per la paura il giovane non ha saputo fornire indicazioni utili sui suoi assalitori. Raccolta la testimonianza, il malcapitato è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino dove è stato curato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il referto parla di un “trauma facciale e regione nucale, frattura del 2° dente incisivo laterale emiarcata di destra, trauma chiuso emitorace di sinistra”.
Il 18enne e i suoi familiari, assistiti dall’avvocato Ezio Maria Tarantino, hanno sporto ufficialmente denuncia presso il Commissariato neretino.
Successione, grazie ad una efficace e rapida attività di indagine gli agenti sono riusciti a risalire ai responsabili.



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