Dal letto dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è ricoverato in prognosi riservata, non è riuscito a dare ai Carabinieri che lo hanno interrogato nessuna spiegazione valida sul motivo per cui è stato aggredito con violenza né informazioni utili a risalire all’identità dei tre autori del gesto.
Non è facile, in questa fase delicata delle indagini, ricostruire quanto accaduto ieri sera a Porto Cesareo quando un 33enne del posto è stato preso a calci e pugni da tre persone – la cui identità al momento è sconosciuta – in una zona isolata della cittadina che si affaccia sul mare ionico.
La prima cosa che non torna è il perché il giovane abbia incontrato i suoi “aggressori”. Si sa solo che, quando si sono trovati faccia a faccia con la vittima, i tre hanno sferrato al malcapitato calci e pugni con una violenza tale da procurargli traumi alle mani e al torace, nonché una ferita lacero contusa al capo.
Attualmente i carabinieri della stazione di Porto Cesareo insieme ai colleghi del N.O.Rm. della compagnia di Campi Salentina e della tenenza di Copertino stanno cercando di ricostruire le fasi dell’aggressione e ovviamente di dare un nome e un volto agli aggressori.
La vittima, come detto, è stata ricoverata presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce con prognosi riservata. Non è in pericolo di vita, ma non ha dato indicazioni utili o elementi inerenti le motivazioni dell’aggressione.
