Ubriaco minaccia il titolare di un negozio e si dà alla fuga. Folle inseguimento sulla Tuglie – Sannicola

A nulla sono valse le ripetute intimazioni all’Alt, in quanto il 52enne ha preso velocità con la sua autovettura cercando lo scontro con il mezzo dei militari

Sono costate care ad un 52enne di Tuglie le minacce proferite nel pomeriggio di ieri al titolare ed ai collaboratori di un esercizio commerciale della cittadina dell’hinterland gallipolino. Ci hanno pensato i Carabinieri a fermarlo dopo un pomeriggio di autentica follia accentuata dallo stato di ubriachezza.

I militari della Stazione di Sannicola, unitamente ad una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Alezio, hanno  così tratto in arresto l’uomo in flagranza di reato ai sensi degli articoli 612 bis del Codice Penale (atti persecutori), 635 (danneggiamento), 337 (resistenza a pubblico ufficiale.) e 186 del Codice della Strada per essersi poi rifiutato di sottoporsi all’ alcoltest.

Ma andiamo per ordine. Dopo aver pesantemente minacciato il titolare e i collaboratori del negozio, l’uomo è salito sulla sua vettura a tutta velocità. Allertati dalle vittime, i Carabinieri lo hanno incrociato lungo la Strada Provinciale Sannicola – Tuglie. A nulla sono valse le ripetute intimazioni all’Alt, in quanto il 52enne ha preso velocità con la sua autovettura cercando lo scontro con il mezzo dei militari . Solo la prontezza di un Carabiniere ha evitato l’impatto. L’inseguimento è proseguito fino a quando, anche grazie all’intervento dei colleghi di Alezio, il malvivente è stato bloccato in evidente stato di alterazione psicofisica da assunzione di alcol. L’uomo ha continuato per tutta la durata delle operazioni di fermo ad opporre resistenza dimenandosi ed insultando i militari.

Al termine della colluttazione, i Carabinieri sono riusciti a condurlo in caserma e lo stesso, visitato dai sanitari del 118, è stato dichiarato in stato di alterazione psicofisica rifiutando contestualmente di sottoporsi ai previsti accertamenti alcolemici.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato poi condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.



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