Anno nuovo, stessa storia: colpo nella notte alle Poste di Tuglie, ‘sventrato’ il postamat

Stamattina, i carabinieri di Sannicola e Gallipoli erano presso le poste di Tuglie per effettuare dei rilievi sul furto avvenuto nella notte ad opera di ignoti. I ladri hanno sradicato il postamat, fuggendo poi col bottino (ancora da quantificare). Ad accorgersene, i dipendenti.

Ci eravamo lasciati, l’ultimo giorno dell’anno, con un notevole 'colpo' nella notte nei confronti del bancomat di una banca salentina. E, peraltro, un bottino da circa 30mila euro. Purtroppo, il 2016 annovera episodi analoghi anche ai suoi inizi. Stavolta non si tratta d’un istituto di credito, bensì dell’apparecchio automatico appartenente alle Poste di Tuglie, letteralmente sventrato”, come peraltro riferitoci da un nostro lettore recatosi stamattina per prelevare ma fermato dalle forze dell’ordine per via dei rilievi ancora in corso. E, stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, pare che ignoti stanotte abbiano danneggiato lo sportello, aprendolo, per poi impadronirsi delle banconote che vi erano all’interno. Quindi, in mattinata, i dipendenti giunti per cominciare la loro giornata lavorativa hanno trovato all’entrata i resti dell’illecita azione.

Al momento, le autorità competenti stanno quantificando la refurtiva ottenuta dai ladri. Ad intervenire sul posto, i Carabinieri della Stazione di Sannicola, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Gallipoli. Davvero un brutto spettacolo per i clienti che si stavano recando al fine di compiere le operazioni quotidiane. Adesso, occorrerà comprendere se lungo l’area interessata del furto vi siano montate delle telecamere di videosorveglianza, così che gli investigatori possano ricavare dettagli maggiori nell’individuazione dei malviventi.

Come anticipato in apertura d’articolo, nella notte tra il 30 e il 31 dicembre avvenne un fatto davvero molto simile ai danni della Banca Popolare Pugliese di Poggiardo.

In quella circostanza, lo sportello bancomat venne addirittura sradicato con una gru, permettendo poi agli autori dell’insano gesto di fuggire “a pancia piena”, approfittando anche di un giorno nel quale, solitamente, le macchine si riempiono di contanti. 



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