In auto con un fucile rubato e un coltello, 36enne di Copertino finisce ai domiciliari

I Carabinieri della stazione di Porto Cesareo hanno arrestato, in flagranza per il reato di ricettazione e porto illegale di armi alterate, un 36enne di Copertino, volto già noto. Nascondeva delle armi in auto e ha cercato di fuggire quando ha incrociato i militari.

Quando ha incrociato i carabinieri ha cercato in tutti i modi di scappare con la sua auto, ma la fuga per Alessandro Antonazzo, classe 1982 di Copertino è durata poco. Il motivo di tanta fretta è stato subito chiaro: nascondeva un fucile calibro 12, con canne tagliate e calcio modificato, cinque cartucce e un coltello con una lama in acciaio lunga 17 centimetri. Tanto gli è bastato per finire ai domiciliari con l’accusa di ricettazione e porto illegale di armi alterate.

L’inseguimento nella notte a Porto Cesareo

I carabinieri della locale stazione, impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio finalizzato alla prevenzione dei furti, hanno intercettato il 36enne, volto già noto alle forze dell’ordine, al volante di una Peugeot. Anziché fermarsi, l’uomo ha cercato di evitare il controllo dei militari premendo il piede sull’acceleratore. Dopo un breve inseguimento gli uomini in divisa sono riusciti a bloccarlo.

Subito chiari i motivi per cui avesse tentato di fuggire

Durante la perquisizione del veicolo, infatti, sono spuntati fuori un fucile marca Franchi, calibro 12 con canne tagliate e calcio modificato, cinque cartucce e un coltello con lama in acciaio lunga 17 centimetri. Le successive indagini hanno consentito di appurare che l’arma era stata oggetto di furto nel 2007 a Novoli.

Il 36enne, come detto, è stato arrestato in flagranza per il reato di ricettazione e porto illegale di armi alterate ed è finito ai domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria.



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