Ladro seriale di offerte in chiesa incastrato dalle telecamere, scatta l’arresto per un 38enne

L’uomo, originario di Gagliano del Capo, si sarebbe reso responsabile di ben otto furti, consumati tutti nel periodo compreso tra novembre 2023 e marzo 2024

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce, nei confronti di un 38enne originario di Gagliano del Capo, ritenuto il presunto autore di numerosi furti avvenuti ai danni di luoghi di culto del basso Salento.

Il provvedimento scaturisce da analoga richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, a conclusione di un’accurata e minuziosa attività info-investigativa condotta dai Carabinieri di Tricase, già all’indomani del primo evento.

Indispensabile per l’individuazione dell’uomo è stata l’acquisizione e l’esame delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nelle zone interessate.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe reso responsabile di ben otto furti, consumati tutti nel periodo compreso tra novembre 2023 e marzo 2024, in altrettante chiese site nei centri di Castrignano del Capo, Miggiano, Salve, Tiggiano e Tricase.

Il malvivente si sarebbe intrufolato nelle chiese da cui avrebbe rubato complessivamente circa un migliaio di euro dall’interno degli offertori e dai candelieri votivi.

In un’occasione, sarebbe riuscito addirittura a smantellare la cassetta di sicurezza per la raccolta delle offerte, incassata nella parete del santuario “Santa Maria di Leuca”.

Un altro furto invece sarebbe stato consumato attraverso un utilizzo di una chiave originale rubata precedentemente.

Una volta acquisite le immagini di videosorveglianza, anche con la collaborazione dei sacerdoti e dei cittadini, i militari sono riusciti ad individuare il 38enne, poiché già noto agli investigatori che hanno condotto le indagini.

Ieri sera, quindi, è stato raggiunto dagli uomini dell’Arma che, in ottemperanza a quanto disposto dal provvedimento in esame, lo hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’installazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”.

Naturalmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza in ordine al reato contestato, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.



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