Piante di marijuana coltivate tra i filari del vigneto, 47enne finisce ai domiciliari quando va ad innaffiarle

Gli agenti del Commissariato di Galatina hanno arrestato un 47enne di Aradeo per coltivazione e produzione di piante di marijuana. Sorpreso mentre innaffiava gli “alberelli”, ha ammesso le sue responsabilità.

La pazienza dei poliziotti del Commissariato di Galatina è stata alla fine “premiata”. Da alcune settimane, senza perdersi d’animo, gli uomini in divisa avevano “osservato” a debita distanza le campagne di Aradeo, dove avevano notato una coltivazione non proprio legale, neanche tanto nascosta tra i filari di un vigneto.

Un appostamento in piena regola che ha permesso di stanare il “pollice verde”: si tratta di un 47enne del posto, arrestato con l’accusa di coltivazione e produzione di piante di marijuana. Ma per capire come è finito nei guai, tocca andare con ordine.

Fermato mentre innaffiava le piante

L’attività di indagine improntata, in questo caso, sui metodi investigativi tradizionali è non è stata facile per gli agenti che hanno atteso il momento giusto per entrare in azione. Quel momento è arrivato nel pomeriggio di ieri, quando la loro attenzione è stata catturata da un’autovettura, giunta nel terreno “monitorato”.

I sospetti sono diventati certezze poco dopo. Dalla macchina è sceso un uomo che si è diretto verso il casolare per accendere la manopola di un pozzo che azionava l’impianto d’irrigazione. Insomma, stava innaffiando la distesa di marijuana.

A quel punto i poliziotti sono interventi,  bloccando il 57enne. L’uomo, colto di sorpresa, non neanche provato a “giustificarsi”, ma ha subito ammesso le proprie responsabilità che gli sono poi valse l’accusa di coltivazione e produzione delle piante di marijuana.

Le piante, ovviamente, sequestrate sono state 25, molto rigogliose e dell’altezza di circa 2.50/2.80 centimetri. Il sequestro ha riguardato anche un tubo di gomma, di circa 80 metri.

Il 47enne, una volta concluse le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. 



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