
La pazienza dei poliziotti del Commissariato di Galatina è stata alla fine “premiata”. Da alcune settimane, senza perdersi d’animo, gli uomini in divisa avevano “osservato” a debita distanza le campagne di Aradeo, dove avevano notato una coltivazione non proprio legale, neanche tanto nascosta tra i filari di un vigneto.
Un appostamento in piena regola che ha permesso di stanare il “pollice verde”: si tratta di un 47enne del posto, arrestato con l’accusa di coltivazione e produzione di piante di marijuana. Ma per capire come è finito nei guai, tocca andare con ordine.
Fermato mentre innaffiava le piante
L’attività di indagine improntata, in questo caso, sui metodi investigativi tradizionali è non è stata facile per gli agenti che hanno atteso il momento giusto per entrare in azione. Quel momento è arrivato nel pomeriggio di ieri, quando la loro attenzione è stata catturata da un’autovettura, giunta nel terreno “monitorato”.
I sospetti sono diventati certezze poco dopo. Dalla macchina è sceso un uomo che si è diretto verso il casolare per accendere la manopola di un pozzo che azionava l’impianto d’irrigazione. Insomma, stava innaffiando la distesa di marijuana.
A quel punto i poliziotti sono interventi, bloccando il 57enne. L’uomo, colto di sorpresa, non neanche provato a “giustificarsi”, ma ha subito ammesso le proprie responsabilità che gli sono poi valse l’accusa di coltivazione e produzione delle piante di marijuana.
Le piante, ovviamente, sequestrate sono state 25, molto rigogliose e dell’altezza di circa 2.50/2.80 centimetri. Il sequestro ha riguardato anche un tubo di gomma, di circa 80 metri.
Il 47enne, una volta concluse le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.