Maltratta ripetutamente lo zio di cui è tutore legale, 56enne di Surbo finisce in carcere

L’arresto a seguito della denuncia a opera dei militari dell’Arma. Il Giudice delle indagini preliminari ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare.

Avrebbe maltrattato lo zio paterno, facendo sì che in un caso questi fosse costretto a ricorrere alle cure dei sanitari e di conseguenza sono scattate le manette.

I militari della Stazione dell’Arma di Surbo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, nei confronti di Adriano Fasano, 56enne, nato a San Donato, ma residente a Surbo.

I Fatti

Lo scorso 1 aprile, i Carabinieri surbini, a conclusione di un’attività di indagine condotta di iniziativa a seguito della notizia di maltrattamenti su persona inabile, suffragata dalle testimonianze dei parenti della vittima, hanno deferito in stato di libertà il 56enne che dal febbraio di quest’anno avrebbe in più occasioni maltrattato fisicamente il 70enne zio paterno facendo sì, inoltre, che quest’ultimo, il 28 febbraio, a seguito dei fatti, dopo una visita da parte dal personale medico di Surbo, sia stato costretto al ricovero in una casa di riposo. Il nipote, nel 2016, è stato nominato tutore legale del parente da parte del Tribunale Civile di Lecce.

Gli uomini della “Benemerita”, poi, a seguito di una perquisizione personale nei confronti di Fasano, hanno trovato nella sua disposizione un coltello a scatto con la lama lunga 17 cm, che è stato sequestrato.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso il carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce.

I militari hanno informato il Tribunale Civile con la richiesta della revoca della tutela legale.



In questo articolo: