Fanno esplodere lo sportello del bancomat, ma il colpo sfuma. Assalto mancato a Torre Suda

Il colpo alla filiale della Banca Popolare Pugliese di Torre Suda è sfumato quando i malviventi non sono riusciti ad impossessarsi delle banconote contenute all’interno dello sportello che avevano fatto saltare. Le indagini sono in corso.

Il piano studiato da tre malviventi per ‘svuotare’ il bancomat della filiale della Banca Popolare Pugliese di Torre Suda si è bloccato a metà strada. I criminali sono riusciti  a far esplodere lo sportello automatico, ma non a rubare le banconote contenute all’interno.

Che cosa li abbia fatti desistere non è dato saperlo, forse hanno temuto di essere scoperti e hanno preferito fuggire a bordo di un’auto, di cui non si conosce né il modello né tantomeno la targa.

I fatti

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 2.30 quando i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Casarano si sono precipitati in via Marco Polo a Torre Suda accompagnati dai colleghi della locale stazione per un assalto mancato alla filiale della Banca Popolare Pugliese della marina di Racale.

In tre, con il volto rigorosamente coperto da un passamontagna per non essere riconosciuti, hanno posizionato un ‘piattello’ contenente della polvere pirica nello sportello automatico. L’esplosione c’è stata e anche bella forte, ma i malviventi non sono riusciti – come detto – ad impossessarsi delle banconote contenute all’interno.

A quel punto hanno preferito far perdere le proprie tracce, forse intuendo che di lì a poco sarebbero stati circondati dalle forze dell’ordine visto che le telecamere del sistema di video-sorveglianza erano collegate con un istituto di vigilanza.

Fatto è che sono scappati a bordo di una berlina, di cui non si conosce il modello e la targa, ma non è escluso che gli occhi elettronici installati all’esterno della filiale o nelle (eventuali) vie di fuga possano aver ripreso qualche indizio utile a risalire agli autori del gesto.

Gli uomini in divisa visioneranno attentamente le immagini, sperando possano rappresentare, come è accaduto in altri assalti simili nel modus operandi, la prova regina per incastrare la banda. Le indagini sono in corso.



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