Rapine in serie durante il lockdown. Un’altra assoluzione al termine del rito abbreviato

I fatti risalgono ai mesi di febbraio, marzo e aprile del 2020 e hanno riguardato i comuni di Arnesano, Guagnano, Carmiano e Lequile

Arriva un’altra assoluzione al termine del processo sulla serie di rapine durante il primo lockdown, nell’ambito dell’inchiesta “Robberies Down”

Il gup Angelo Zizzari, all’esito del rito abbreviato, ha assolto “per non aver commesso il fatto” Francesco Carrozzo, 37enne di Magliano (come richiesto dal pm), accogliendo la richiesta del suo difensore, l’avvocato Cosimo D’Agostino.

Invece, in precedenza, il gup Michele Toriello aveva assolto Gianfranco Petrelli, 50enne di Salice Salentino, difeso dall’avvocato Stefano Pati.

Invece, Matteo Vadacca, 35enne di Carmiano, aveva già patteggiato la pena a 3 anni e 6 mesi.

Il blitz “Robberies Down” risale al mese di novembre del 2020 e culminò in tre arresti. Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Lecce, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, a firma del gip Simona Panzera su richiesta del Francesca Miglietta, nei confronti di Petrelli, Vadacca e Carrozzo con le accuse rapina aggravata, furto di autovetture, furto presso esercizi commerciali, ricettazione, porto illegale di arma da fuoco.

Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero agito tra i mesi di febbraio, marzo e aprile del 2020 nei comuni di Arnesano, Guagnano, Carmiano e Lequile prendendo di mira le poche attività commerciali aperte in quel periodo.

Le indagini condotte dagli inquirenti, basate sull’acquisizione dei filmati degli impianti di videosorveglianza e di informazioni delle vittime e dei testimoni, hanno consentito di delineare il modus operandi dei tre, i quali, proprio in ragione delle restrizioni della libertà di circolazione dovute all’emergenza sanitaria, avrebbero colpito obiettivi posti nei pressi dei loro paesi di residenza. Inoltre in occasione delle rapine si sarebbero adoperati a utilizzare autovetture appena rubate nel tentativo di eludere e sviare le indagini.

I Carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato nel corso di una perquisizione domiciliare una pistola marca Sig Sauer, che sulla base della successiva consulenza tecnica è risultata essere l’arma utilizzata dai rapinatori durante la rapina a un forno di Arnesano, commessa il 3 aprile del 2020 durante la quale uno dei malviventi avrebbe esploso un colpo in aria per intimidire le vittime.

Come detto, per Petrelli e Carrozzo è arrivata la sentenza di assoluzione, al termine del processo, escludendo la loro responsabilità nelle rapine.



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