Ripetuti abusi sulla nipote minore in camera da letto? Assolto lo zio dall’accusa di violenza sessuale

Il gup, al termine del rito abbreviato, ha assolto un 45enne di un paese della Grecìa Salentina, con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Era accusato di avere violentato la nipote minorenne, ma le accuse sono “cadute” alla fine del processo.

Il gup Marcello Rizzo, al termine del rito abbreviato, ha assolto lo zio, un 45enne di un paese della Grecìa Salentina, con la formula “perché il fatto non sussiste” dal reato di violenza sessuale aggravata.

È stato così accolta la tesi difensiva rappresentata dagli avvocati Luigi Corvaglia e Melania Vitto, che hanno sottolineato l’inattendibilità delle dichiarazioni della ragazza. Il pm, invece, ha invocato la condanna a 4 anni.

La presunta vittima (ora maggiorenne) si era costituita parte civile con l’avvocato Francesco Polo.

L’inchiesta

I fatti, in base a quanto denunciato, si sarebbero verificati nell’ottobre del 2018.

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Giovanna Cannarile, lo “zio” avrebbe violentato la nipote a lui affidata, in varie occasioni. La 17enne sarebbe stata condotta con la forza nella camera da letto e costretta ad avere rapporti sessuali. Infatti, il 45enne l’avrebbe bloccata per evitare che scappasse e poi avrebbe abusato di lei.

La giovane venne anche ascoltata, attraverso la forma dell’ascolto protetto, nell’ambito dell’incidente probatorio, dinanzi al gup Sergio Tosi.

Le accuse nei confronti dello zio, come detto, sono “cadute” al termine del processo con rito abbreviato.



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