Dopo Gallipoli anche Porto Cesareo decide di fare un passo importante verso la legalità con l’obiettivo di tutelare al meglio la propria importantissima e vitale attività turistica da eventuali infiltrazioni mafiose. Si è tenuto questa mattina, infatti, un incontro in Prefettura che ha portato alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa “Le autorizzazioni e le licenze amministrative: le nuove frontiere degli interessi mafiosi e l’attività di prevenzione”. Firmatari dell’accordo il sindaco del comune salentino, Salvatore Albano, ed il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta.
Il comune jonico resta l’unico che sinora ha formalmente manifestato la volontà di sottoscrivere il citato strumento pattizio, già stipulato con il Comune di Gallipoli il 19 ottobre scorso. L’iniziativa è stata proposta anche agli altri comuni rivieraschi (Otranto, Melendugno, Ugento), i quali, diversamente da quanto si è appreso dalla stampa nei giorni scorsi, non hanno ancora fatto pervenire la propria adesione, da assumere con apposito atto di Giunta.
L’Amministrazione di Porto Cesareo potrà dunque dotarsi, nell’imminenza della stagione estiva, di uno strumento per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle autorizzazioni e delle licenze, con particolare riferimento agli stabilimenti balneari, predisponendo, già da adesso, le misure organizzative necessarie a dare attuazione al Protocollo. Licenza per i parcheggi, licenza per la gestione di un chiosco sulla spiaggia, licenza per un locale nella zona: da quest’estate in poi cambieranno le cose. Se prima, infatti, era sufficiente fare una richiesta al Comune che, se ci fossero state le condizione economiche l’avrebbe accettata sempre e comunque dando la sua autorizzazione a procedere, dopo questa sottoscrizione, si inoltreranno alla Prefettura i dati relativi al soggetto in questione, per dar via ad un controllo accurato e preciso della sua “fedina penale”. Nel frattempo l’attività gestionale dell’interessato non cesserà di esistere ma, nel momento in cui verranno riscontrate anomalie ed il candidato non sarà ritenuto idoneo, verrà immediatamente revocata la licenza.
Un metodo per prevenire e salvaguardare il turismo che è ormai diventato colonna portante dell’economia salentina e, soprattutto in certe zone, rappresenta la prima fonte di guadagno per alcune amministrazioni comunali. Questo è quanto spiegato in sunto dal Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta che, insieme al sindaco di Porto Cesareo e a parte della sua amministrazione comunale, ha illustrato nel dettaglio il contenuto del Protocollo firmato questa mattina in Prefettura.
“Oggi è stato fatto un grande passo in avanti, attraverso una misura innovativa che viene proposta per la prima volta in Italia”. Il prefetto Giuliana Perrotta, commenta con orgoglio e soddisfazione quanto accaduto oggi e poi continua: “Si continua ad agire verso il contrasto del fenomeno mafioso nel settore del turismo che per il Salento risulta fondamentale oltre che florido. L’invito è estesso anche alle altre Amministrazioni del territorio per creare un legame ancora più forte tra comuni rivieraschi ed istituzioni locali. Noi abbiamo fatto il primo passo, ora tocca agli altri rispondere e aprire una nuova strada verso la legalità e contro qualsiasi infiltrazioni mafiose nel settore dell’economia”. Il Prefetto, infine, precisa: “La sottoscrizione di questo protocollo può essere all’interno del piano nazionale anti corruzione che viene richiesto dallo stato dopo la Legge Severino”.