Bambina si arrampica sul cornicione per scherzo. Salvata da un poliziotto in vacanza

Una 12enne di Nardè² rimasta appesa ad un cornicione sul quale era salita per fare uno scherzo ai vicini, ha rischiato di cadere da un”™altezza di circa 10 metri. Salvata in extremis da un agente di polizia in vacanza nel Salento

Una grande storia di paura e coraggio, fortunatamente conclusasi con un lieto fine. I fatti risalgono allo scorso 5 luglio, quando mancavano 10 minuti alle 20.00, ma sono stati resi noti solo adesso. Protagonista della vicenda Lorenzo Bilico un agente scelto della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Milano, in vacanza nel Salento.

L’uomo, era appena uscito dall’abitazione di una sua parente, in via San Severino, a pochi passi dal centro di Nardò, quando mentre si stava dirigendo verso l’auto che aveva parcheggiato poco distante, non ha potuto far a meno di ascoltare delle grida di aiuto provenienti da una zona adiacente.

È bastato guardarsi attorno, guidato anche dall’intensità di quelle urla, per accorgersi che sul cornicione di un palazzo, ad un’altezza di circa 10 metri da terra, vi era letteralmente “appesa” una ragazzina di giovane età che continuava ad invocare aiuto.

L’agente, senza perdere tempo prezioso, è riuscito ad accedere allo stabile e raggiungere il terrazzo dove ha trovato la bambina aggrappata al cornicione con la punta delle dita, mentre il corpo ondeggiava paurosamente. Ormai allo stremo delle forze. 

Sporgendosi pericolosamente, il poliziotto ha prima affettato la ragazzina per il busto poi, raggiunta una posizione stabile, è riuscito a tirarla su. Ad aiutarlo un vicino di casa.

Una volta tratta in salvo, la ragazzina di 12 anni, originaria di Nardò ha spiegato che era salita sul cornicione e si era aggrappata per fare uno scherzo ai vicini di casa che abitavano lì.

Il Commissariato di Nardò, però, ha avviato una serie di indagini per verificare come mai i genitori non fossero presenti facendo confluire tutti gli accertamenti svolti in un’informativa indirizzata alla Procura Ordinaria e a quella per i Minorenni che vaglieranno i possibili risvolti di carattere penale e non a carico degli esercenti la potestà genitoriale.



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