Acquista online un biglietto per il concerto di Vasco Rossi, ma è falso: denunciati in tre

Aveva acquistato online un biglietto per il concerto di Vasco Rossi, in programma al San Nicola di Bari, ma il ticket era falso. Per l’episodio (e non solo per questo) tre persone sono finite nei guai.

Aveva acquistato online un biglietto per il concerto di Vasco Rossi a Bari, ma il sogno di assistere allo spettacolo del rocker di Zocca si è infranto davanti alle porte del San Nicola. Il prezioso ticket d’ingresso che aveva pagato cento euro era falso, tant’è che non è stato riconosciuto dal lettore ottico.

Digerita la delusione, il malcapitato – un 56enne salentino – ha denunciato la “disavventura” agli uomini del Commissariato di Gallipoli che, senza perdere tempo, hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. Sono passati mesi, ma alla fine 3 persone, colpevoli di aver venduto online dei biglietti di pubblici spettacoli, sono state denunciate in stato di libertà.

I fatti

Tutti inizia a gennaio, quando la vittima si era presentata al San Nicola di Bari per assistere al concerto di Vasco Rossi. Sembrava fatta, ma il biglietto di ingresso che aveva acquistato online non è stato riconosciuto dal lettore tant’è che gli è stato impedito di accedere allo stadio.

Le indagini partite da questo increscioso episodio hanno permesso di scoprire un’amara verità: il salentino non era l’unico ad essere stato preso in giro. Gli investigatori hanno accertato l’esistenza di un più ampio circuito fraudolento che ha procurato inconvenienti a numerose vittime, anche nel nord Italia.

Difatti, le tre persone denunciate dal Commissariato di Gallipoli, sono iscritte anche nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Bologna per fatti analoghi, denunciati nella provincia emiliana.

Due dei tre indagati, L. R. e L.G., sono della provincia di Padova, mentre  N.D. della provincia di Vicenza. Tutti con precedenti penali e giudiziari, in special modo per reati contro il patrimonio.

In base agli elementi di colpevolezza emersi durante le indagini, dovranno rispondere di truffa continuata in concorso, sostituzione di persona, contraffazione di marchi o segni distintivi e turbativa dell’attività dell’industria o del commercio.



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