Secondo quanto dichiarato davanti al Gip dalla 31enne Valentina Piccinonno – accusata insieme Giovanni Giancane di aver rapito una bambina di sei anni a Monteroni – il gesto compiuto lo scorso lunedì non sarebbe stato frutto di un piano premeditato.
Il 45enne avrebbe allontanato ogni accusa, dichiarando di aver solo accompagnato la donna, senza essere a conoscenza delle sue intenzioni. La 31enne, invece, avrebbe riferito di aver notato la bambina di origine bulgara in uno stato di abbandono, “trasandata”, e avrebbe deciso di prendersi cura di lei.
Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, Valentina Piccinonno avrebbe spiegato al Giudice per le indagini preliminari Vincenzo Brancato, di aver voluto solo “giocare un po’” con la bambina.
Quanto detto dalla donna, potrebbe confermare le prime ipotesi formulate in seguito alle indagini lampo dei Carabinieri che, nella stessa serata, salvarono la bambina. Inizialmente, i militari escludevano che il desiderio di maternità potesse essere l’unico movente. Anche perché “quando si tratta di un minore le ipotesi potrebbero sempre essere le peggiori” ha spiegato il Colonello Saverio Lombardi durante la conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri che si è tenuta lo scorso lunedì.
Il movente, infatti, non era ancora del tutto chiaro. Ma le dichiarazioni della donna potrebbero forse far luce sul terribile accaduto che ha scosso l’intera comunità di Monteroni..