Brindisi, 14 arresti all’alba. Tra gli indagati imprenditori delle province di Bari e Lecce

Do ut des il nome dell’indagine che ha portato ai provvedimenti restrittivi eseguiti dai militari brindisini nel corso di una vasta operazione. Le indagini hanno portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale che avrebbe pilotato appalti.

Associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia, sono le accuse da cui si dovranno difendere 14 indagati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita alle prime luce dell’alba, questa mattina nel corso di una vasta operazione, da parte dei militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi.
 
La richiesta di misura restrittiva è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica locale.
 
Tra gli indagati destinatari del provvedimento della magistratura ci sarebbero ex amministratori del Comune di Cellino San Marco, imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce e un pregiudicato vicino alla Sacra Corona Unita.
 
In precedenza, nel mese di aprile 2014, il Consiglio Comunale di Cellino San Marco era stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’ Interno, per condizionamento mafioso.
 
Le misure cautelari eseguite nella giornata di oggi sono state emesse all’esito dell’indagine denominata “Do ut des”, che ha portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale, facente capo al Sindaco uscente del comune in provincia di Brindisi,  che avrebbe pilotato sistematicamente gli appalti ed i concorsi comunali,  in cambio di tangenti.
 
I dettagli dell’operazione “Do ut des” saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del Procuratore Capo Marco Dinapoli, che si svolgerà presso la Procura della Repubblica di Brindisi alle ore 10.30.



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