
Ancora un triste caso di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di lesioni personali. È successo a Taviano, nei pressi di Gallipoli, dove un 50enne ha usato violenza nei confronti della moglie, a seguito di un acceso diverbio.
Prima la discussione, poi i toni si sono fatti più accesi fino a giungere alle minacce con il doloroso epilogo dell’aggressione. Storie di vita quotidiana inaccettabili, ancora un caso di violenza su una donna. Un altro uomo che impone la sua “virilità” con l’uso della forza.
La vicenda
L’episodio sembrerebbe essere scaturito da una accesa lite che si è consumata nell’abitazione dei coniugi, a Taviano. Il 50enne ha preso a calci e pugni la moglie, colpita con tale veemenza e forza che ha riportato un trauma cranico. Ad intervenire prontamente sono stati i carabinieri che hanno allertato i sanitari del 118 ed accertato la gravità delle ferite causate alla giovane donna. La moglie è stata infatti ricoverata presso l’Ospedale di Gallipoli per le cure del caso.
Il secondo caso a Taviano
Ancora a Taviano, si è consumato un altro caso di minacce ed aggressione da parte di un uomo nei riguardi della propria moglie.
Un artigiano 36enne si sarebbe scagliato con forza contro la donna provocandole, questa volta, un trauma facciale ed uno stato d’ansia reattivo.
Le conseguenze
Entrambi gli uomini sono stati deferiti in stato di libertà e dovranno, pertanto, rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria delle gravi lesioni provocate alle rispettive mogli.
Atti persecutori a Melissano
Un altro caso di atti persecutori e minacce con le armi si è invece verificato a Melissano, dove un 36enne che non aveva accettato la separazione dalla ex convivente, aveva individuato in qualità di responsabile del fallimento di quella storia un altro uomo. Ebbene, l’uomo continuava da tempo a perseguitare l’attuale compagno della sua ex, blandendo in più occasioni armi detenute illegalmente. Gli atti persecutori si reiteravano ormai da tempo, tanto che il 36 enne era già stato destinatario di un provvedimento di diffida che lo inibiva ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, sua ex convivente.
L’uomo è stato deferito in stato di libertà e risponderà della vicenda all’Autorità Giudiziaria.