Rimuovono l’amianto dal tetto di un capannone, ma senza autorizzazione allo smaltimento: quattro nei guai

Quattro persone sono finite nei guai per “gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi”: non avevano l’autorizzazione allo smaltimento dell’amianto che stavano rimuovendo dal tetto di un capannone.

«Gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi». È questa l’accusa contestata a quattro persone deferite in stato di libertà. Si tratta di un 46enne di Taviano, titolare di un’impresa individuale nel settore del movimento terra, un 55enne di Alliste in qualità di direttore dei lavori. E ancora: un 57enne e un 55enne, anche loro di Alliste in quanto proprietari del capannone controllato, in contrada Ospina.

I guai per loro sono cominciati quando i Carabinieri della stazione di Racale si sono presentati all’interno di un capannone accompagnati dai colleghi del Nucleo Ecologico di Lecce. Cosa hanno “scoperto” è semplice. Il titolare dell’impresa, insieme al direttore dei lavori, stava rimuovendo la copertura in amianto dell’immobile di proprietà del 57enne e del 55enne di Alliste.

Il tutto, senza avere la prevista autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi.

L’area di circa 400 mq come l’autocarro Iveco utilizzato durante i lavori sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in custodia giudiziale ai legittimi proprietari. Le indagini sono ancora in corso.