La lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione sembra proprio non avere sosta quest’anno, in occasione delle festività patronali. I vigili urbani di Lecce, coordinati dal Comandante Donato Zacheo, spesso anche subendo fisicamente le rappresaglie di chi non accetta di adeguarsi alle regole, non stanno perdendo occasione per denunciare e sequestrare prodotti che non possono essere messi in commercio e la loro attività, ovviamente, non può che avere benefiche ricadute su chi vende rispettando tutte le regole del commercio, all’insegna di un principio di legalità che non può e non deve essere calpestato.
Prosegue senza sosta anche la lotta ai parcheggiatori abusivi che con la loro presenza modificano la percezione di turisti e cittadini sulla qualità della vita a Lecce. Non che con le denunce elevate dalla Polizia Locale il problema sia stato del tutto debellato (dal momento che, passati i Vigili Urbani, subito ritornano sul posto altri abusivi) ma di certo un primo importante segnale viene dato alla collettività. Perché il problema possa essere del tutto risolto occorrerebbe una task force con tutti gli altri organi di polizia che al momento non sembra vedersi, visti i tanti fronti sui quali le forze dell’ordine sono impegnate.
Ieri sera la Polizia Locale è stata impegnata, come di consueto ormai, nell’attività di contrasto di tutte le forme di illegalità all’interno della festa del Santo Patrono: gli operatori hanno presidiato in lungo e in largo la zona centrale così come quella periferica del Luna Park.
In totale sono stati elevati 6 verbali ai parcheggiatori abusivi presenti in Piazzale Rozzi e sono stati effettuati 4 sequestri amministrativi ed 1 sequestro penale di merce contraffatta nell’area compresa tra Corso Vittorio Emanuele, via Trinchese e Piazza Libertini.
I sequestri amministrativi, effettuati nei confronti di italiani ed extracomunitari, hanno portato al ritiro dalle improvvisate bancarelle di circa 300 oggetti tra cappelli di paglia, berretti, giocattoli, borse, ecc. Il sequestro penale ha consentito il recupero di borse di note “griffes” contraffatte.
