
A causare l'incendio all'interno del "Green Bar", il chiosco situato nella piazza dedicata alle vittime del terrorismo, all'altezza del parcheggio dei pullman delle settelacquare, un corto circiuito. Ustioni su mani e braccia per il proprietario e la madre 60enne, riportate in seguito al tentativo di spegnere le fiamme.
A segnalare il fatto decine di passanti che si sono resi testimoni involontari dell'incidente che ha sfiorato la tragedia. La causa: un corto circuito all'interno dello stanzino del chiosco-bar. Le fiamme sono divampate all'improvviso ed il proprietario dell'esercizio Giovanni Cassiano, 44anni, insieme alla madre Simona Pascali, 60anni, hanno riportato ustioni su mani e braccia in seguito al tentativo di domare l'incendio. Tentativo rivelatosi insufficiente, il rogo si è presto diffuso su tutta la struttura.
A niente sono serviti, dunque, stracci bagnati e acqua, ma l'intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco di Lecce ha fatto sì che nessuno rimanesse coinvolto in maniera grave nel rogo. La struttura è stata dichiarata inagibile dal tecnico comunale che vi ha effettuato il sopralluogo ed ora è circondata da transenne.
Insieme ai pompieri, sul posto sono i giunti i sanitari del 118 e gli agenti delle Volanti. Il prorietario del "Green Bar" Giovanni Cassiano e la madre Simona Pascali, dopo la visita in serata al "Vito Fazzi" di Lecce sono stati trasferiti al centro grandi ustionati dell'Ospedale "Perrino" di Brindisi.