L’epilogo è questo: Alessandro Giangreco, 25enne di Aradeo, volto già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato ieri pomeriggio, in flagranza di reato, dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Maglie, per furto in abitazione. Ma non è solo questa l’accusa da cui, ora, dovrà difendersi.
Il giovane, infatti, dopo essere entrato all’interno di un appartamento di via Caduti in Guerra a Cursi, è stato “notato” da alcuni vicini di casa che, senza perdere tempo, hanno immediatamente chiamato il 112. In pochi minuti, una pattuglia dei carabinieri si è recata sul posto indicato nella telefonata. È bastato cercare nei dintorni, anche grazie all’aiuto di un militare della Compagnia di Maglie libero dal servizio, per “pizzicare” il giovane in una strada circostante, mentre tentava di fuggire.
Ma questa è stata solo la prima “scoperta”. Quando è stato bloccato, il 25enne ha ben pensato di fornire false generalità, forse nel tentativo di farla franca. Ed invece no, una volta identificato si è scoperto che Giangreco, trovandosi a Cursi, aveva così violato l’obbligo di dimora che aveva nel comune di Aradeo, obbligo al quale era stato sottoposto dal Tribunale di Lecce.
Dopo alcuni accertamenti il giovane è stato riconosciuto come il probabile autore del furto in abitazione, finendo così agli arresti domiciliari. Ma il 25enne dovrà rispondere, oltre che del reato di furto in abitazione, anche di inosservanza dell’obbligo di dimora e false attestazioni sulla propria identità.
In base a quanto ricostruito, è probabile che non abbia agito da solo, poiché la refurtiva, circa 1.500 euro di monili in oro, al momento non è stata trovata. Le indagini sono tutt’ora in corso per cercare di ricostruire se Giangreco sia stato (o meno) aiutato da un complice.