Non c’è pace a Scorrano. Dopo l’inchiesta Tornado e il commissariamento arrivano i guai per il sindaco Pendinelli

Sul primo cittadino di Scorrano pende il divieto di allontanamento dalla città mentre tutta la macchina giudiziaria comincia ad attivarsi.

Non c’è pace per Scorrano e per i suoi cittadini. Di oggi la notizia che il neoeletto sindaco Mario Pendinelli è finito nell’indagine della Guardia di Finanza di Otranto coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce sulla concessione di posti di lavoro in cambio di favori.

Gravi le accuse nei confronti dell’attuale primo cittadino, così come gravissime erano state quelle nei confronti del precedente sindaco Guido Stefanelli finito nel 2019 nell’inchiesta ‘Tornado’ sulle infiltrazioni mafiose nel Comune di Scorrano e poi assolto nel 2021. Quella lunga inchiesta della Procura di Lecce, tuttavia, era stata la causa dello scioglimento del Consiglio Comunale della ‘capitale delle Luminarie del Mediterraneo’.

Uno scioglimento che aveva portato a Palazzo di Città tre commissari prefettizi lasciando la comunità priva di una guida politica. Non sono passate che poche settimane dalla nomina del nuovo sindaco che già un’indagine della Magistratura potrebbe azzoppare l’amministrazione.

Mario Pendinelli, consigliere regionale e volto noto in citta, in cui più volte aveva ricoperto il ruolo di sindaco, era stato rieletto allo scranno più alto di Palazzo Veris il 13 giugno 2022 supportato dalla lista “Per Scorrano”, sbaragliando la concorrenza di Ferdinando Presicce, sostenuto da “Andiamo Avanti” e Vincenzo Blandolino in corsa con “Cambiamenti”.

Gravi le accuse che si leggono nell’ordinanza applicativa di misure coercitive a firma del giudice Simona Panzera che fa riferimento ad episodi di voto di scambio: “…perché, in concorso tra loro e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Pendinelli Mario, in qualità di candidato nella Lista “Popolari con Emiliano”, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Puglia e dell’ elezione diretta del Presidente fissate per il 20 e 21 settembre 2020, anche per il tramite di Salvatore Ruggeri, già assessore regionale in quota Udc e suo mentore politico…promettevano e offrivano concretamente denaro ai loro referenti politici in diversi comuni del Salento, onde ‘comprare’ pacchetti di voti, persino quantificandone il prezzo per singolo voto”.

Su Pendinelli intanto pende il divieto di allontanamento dalla città mentre tutta la macchina giudiziaria comincia ad attivarsi.

Cresce quindi la preoccupazione a Scorrano, dove si teme un’altra interruzione del cammino amministrativo. In una fase delicatissima come quella che stanno vivendo tutte le famiglie e tutte le comunità italiane, sarebbe davvero grave trovarsi alle porte di una inazione politica dovuta a gravi episodi di carattere giudiziario, una situazione che la collettività scorranese – che ha vissuto tutta la fase pandemica in regime commissariale – potrebbe sopportare con molte difficoltà e senza la serenità che merita.



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