Utilizzarono fondi dell’Università per spese personali? La Corte di Appello, sezione promiscua, ha condannato l’ex Magnifico Rettore dell’Unisalento, Oronzo Limone, alla pena di 2 anni e 3 mesi (con le attenuanti generiche) e Gianfranco Madonna, già capo di gabinetto, a 2 anni per il reato di peculato.
Ricordiamo che tre anni fa è arrivata la sentenza della Cassazione che per alcuni episodi, ha rinviato gli atti alla Corte di Appello per la riformulazione della pena. Gli “ermellini” hanno annullato con rinvio l’accusa di peculato in relazione a due episodi. Il primo riguardava la serata del 3 marzo 2007 in cui Limone e Madonna dichiararono di avere cenato con un parlamentare salentino. Invece, l’accusa sosteneva che essi avessero avuto un incontro a cena con alcuni presidi dell’università (con un rimborso dalle casse dell’Ateneo di 480 euro), invitati da Limone. Il secondo, invece, è quello relativo al viaggio a Bologna, riguardante soltanto l’ex Rettore, che affermò di essersi incontrato con il “collega” della città felsinea. Gli inquirenti ritenevano invece che Limone si fosse incontrato con un professore universitario ( ottenendo un rimborso di 439 per l’aereo e di 35 euro per la cena). Per questi episodi, gli imputati sono stati condannati nel nuovo processo di Appello.
Invece, era stato annullato dalla Cassazione, sempre con rinvio (ma per difetto di motivazione), il capo di accusa relativo all’acquisto di un telefono cellulare da parte dell’ex Rettore, per la badante della madre. La Corte di Appello ha ritenuto però prescritto il reato.
Inoltre, la Cassazione ha già disposto l’annullamento senza rinvio per altre imputazioni.
Tra queste, la cena del 30 marzo del 2007, sempre in un noto ristorante del centro di Lecce, a cui erano presenti, Limone, Madonna ed altre persone. Invece, due ulteriori episodi di peculato (uno riguardava l’acquisto di un televisore al plasma) sono stati riqualificati in “truffa” ed è così “scattata” la prescrizione.
Nel processo di primo grado, celebratosi nel giugno 2012, i giudici della seconda collegiale, condannarono sei imputati. Nello specifico, vennero inflitti: 3 anni e 9 mesi a Oronzo Limone e 4 anni nei confronti di Gianfranco Madonna. In Appello, tre anni dopo, venne confermata la sentenza per entrambi.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Andrea Sambati e Luigi Covella. L’Unisalento si era inizialmente costituita parte civile con il professore Giulio De Simone.
