Blitz interforze nel mercato ittico di Gallipoli, scoperti 6 lavoratori in nero e sequestrati oltre 100 kg di pesce

La maxi verifica ha visto scendere in campo Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto. Scoperti anche 9 lavoratori che percepivano il reddito di cittadinanza.

Nella serata di ieri è scesa in campo l’intera squadra delle Forze dell’Ordine in servizio a Gallipoli.

Nello specifico gli agenti della Polizia di Stato e i militari di Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera hanno dato vita a un servizio interforze, finalizzato a contrastare le irregolarità amministrative e denunciare le ipotesi penali nell’ambito della gestione, da parte dei titolari degli esercizi commerciali, nell’area del mercato ittico della “Citta Bella”.

Numerose sono state le segnalazioni e gli esposti pervenuti, tra gli altri, anche agli organi di polizia, con i quali si sono evidenziate presunte violazioni di carattere igienico-sanitario, scarsa tutela del consumatore, anche con riferimento ai prezzi praticati nella consumazione degli alimenti e delle bevande e più in generale il pregiudizio per l’immagine del turismo salentino.

Nel corso di una Riunione Tecnica di Coordinamento, presieduta nei giorni scorsi dal Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio e al termine del successivo Tavolo Tecnico con il Questore di Lecce, Andrea Valentino, si è deciso di dare luogo a un’operazione congiunta, contestuale ed integrata, presso l’area del Mercato Ittico, tenuto conto della persistente situazione di illegalità riscontrata già da anni in un contesto paesaggistico molto noto ai turisti, provenienti anche dall’estero.

Al termine della maxi verifica, che ha avuto inizio già nelle scorse settimane, nel corso della quale sono state verificate numerose strutture adibite alla somministrazione di alimenti e bevande, è stata riscontrata: l’occupazione abusiva del suolo demaniale per circa 500 metri quadrati con il posizionamento di oltre 500 masserizie, suddivise in tavolini, sgabelli, banconi in acciaio, ombrelloni in materiale plastico, frigoriferi, suppellettili e arredi vari, tutti sottoposti a sequestro penale; l’attività lavorativa di 6 lavoratori “in nero” presso gli esercizi controllati che ha comportato la sospensione di due attività lavorative; la fruizione indebita, da parte di 9 lavoratori, anche del reddito di cittadinanza, motivo per il quale saranno attivate le procedure per la revoca; il sequestro di oltre 100 kg. di pesce crudo, mitili e molluschi conservati non idoneamente e in parte senza etichettatura e pertanto sottoposti a sequestro penale con relativi distruzione e sequestro amministrativo e sanzione amministrativa e il sequestro amministrativo di 20 litri di olio privo di tracciabilità e relativa sanzione amministrativa;

Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il possesso delle autorizzazioni ed eventuali altre violazioni in materia amministrativa, la verifica sui profili fiscali e la verifica in materia di sicurezza antincendio, vincolo paesaggistico ed abusi edilizi.