Dal rave party alle scritte sui muri contro la Polizia, denunciato 19enne neretino

Il 5 gennaio il ragazzo aveva partecipato ad un party non autorizzato che si era svolto in un capannone nelle campagne di San Pancrazio Salentino. Da lì sono partite le indagini da parte della Polizia di Nardò i quali hanno scoperto le scritte offensive

Deturpamento e imbrattamento di cose altrui e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali: sono queste le accuse da cui dovrà difendersi un 19enne neretino che ha confessato di essere stato l’autore di scritte anarchiche e contro i Poliziotti.

Il 5 gennaio 2015, il ragazzo in questione aveva partecipato ad un Rave Party non autorizzato che si era svolto in un capannone nelle campagne di San Pancrazio Salentino. In queste ultime ore è arrivata la denuncia in stato di libertà, mentre in quelle ore era scattata la notifica del foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Brindisi di Divieto per impedire il ritorno nel Comune di San Pancrazio Salentino.

Il ragazzo, C.G., era già noto alle forze dell’ordine per reati legati alle sostanze stupefacenti. Da lì sono partite le indagini da parte del Commissario di Polizia di Nardò, i quali hanno avuto prova che le scritte offensive e i simboli satanici notati su pareti, segnali stradali e fioriere sia nei pressi della casa del giovane, sia nel centro storico (per esempio in piazza delle Erbe) e nelle vie limitrofe, fossero state da lui realizzate. 

I simboli di contenuto anarchico e le frasi contro le forze di polizia erano state effettuate con spray di colore rosso e nero. E alcune bombolette sospette sono state notate dagli agenti all’ingresso dell’appartamento del 19enne, proprio quando hanno bussato alla sua porta per notificare il divieto. C.G. è stato quindi costretto a confessare il tutto ed ora sia i proprietari delle abitazioni imbrattate sia il Comune neretino potranno chiedere un risarcimento danni.



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